OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
IL FUTURO
Via le vele di copertura e la zona d'ombra, così come tavolini e sedie. I chioschi non hanno alcuna autorizzazione a restare aperti e i bagnati (turisti e non) che arriveranno in spiaggia - le spiagge lungo la via Litoranea sono tra le più frequentate della Capitale - non avranno servizi a disposizione.
«A oggi Roma Capitale non ha contattato ufficialmente il Consorzio di Capocotta per garantire la stagione balneare 2023 - conferma l'avvocato Francesco Dell'Orso, legale del Consorzio - i gestori, quindi, ancora non sanno ancora se e come continuare a garantire sia i servizi collegati alla balneazione, che la delicatissima tutela sotto il profilo ambientale dell'area dunale, che deve essere continuamente mantenuta e vigilata. Già nel 2017 il Consiglio di Stato obbligò il Comune a proseguire il rapporto con gli attuali gestori proprio in considerazione del superiore interesse relativo alla corretta conservazione dei beni demaniali e ambientali affidati, nelle more della nuova gara che, in cinque anni, l'amministrazione non ha mai neanche ipotizzato». «Così sarà negato il mare ai romani», dicono a gran voce i gestori dei chioschi. E problemi anche sulle spiagge libere del cento cittadino, su cui questa mattina sarà incentrata una commissione trasparenza con il X Municipio in affanno sull'organizzazione. «Mi ha chiamato il presidente del Municipio - ha raccontato, davanti a rappresentanti delle forze dell'ordine, uno degli imprenditori che ha risposto al bando - per chiedere di risolvere il problema bagnini su una delle spiagge, ho dato la mia disponibilità». Come se fosse una trattativa "ad personam". Una telefonata dal Municipio per «risolvere un problema». A Ostia, anche questa, una storia già vista.
Il Messaggero