Ostia, blitz al Faber Beach: al via l'ordine di sgombero

Ostia, blitz al Faber Beach al via l'ordine di sgombero (Foto di Mino Ippoliti)
Faber Beach, al via lo sgombero dei manufatti abusivi. Dopo la revoca della concessione balneare, ai gestori della spiaggia libera sul lungomare Duca degli Abruzzi, tra le...

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Faber Beach, al via lo sgombero dei manufatti abusivi. Dopo la revoca della concessione balneare, ai gestori della spiaggia libera sul lungomare Duca degli Abruzzi, tra le più conosciute della capitale, è stato notificato l’atto con cui il X municipio chiede di lasciare definitivamente il tratto di arenile in concessione al Comune di Roma. Una task force costituita dagli agenti della polizia locale del X gruppo Mare, dai tecnici del municipio e dai marinai della Capitaneria di Porto ha effettuato un sopralluogo per accertare le condizioni dei manufatti posti già da tempo sottosequestro e chi fisicamente amministra quel lotto di spiaggia. Dopo il blitz è scattato il provvedimento che dovrà portare gli attuali gestori a portare via tutte le strutture di loro proprietà: dagli arredi alle attrezzature all’interno di chiosco e casotti. «Quella spiaggia – hanno ammesso dal municipio- dovrà tornare a disposizione della scuola Marcantonio Colonna che ne possiede il legittimo utilizzo».


Dalle verifiche che la commissione straordinaria, guidata dal prefetto Domenico Vulpiani, sta svolgendo a tappeto su tutti gli impianti balneari di Ostia è emerso infatti che il Faber Beach fu dato dalla Capitaneria di Porto in uso all’istituto nautico di via Pincherle. C’è un documento datato 1984. Come sia poi finito nella gestione dell’ex titolare Fabrizio Sinceri, che ha legato il suo nome alla spiaggia e che compare al centro di vicende giudiziarie per i suoi legami con il clan Fasciani, è un affare ancora da chiarire. Sinceri fu denunciato insieme ad altre tre persone per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale per aver «deliberatamente avviato al dissesto finanziario il Faber, sottraendone il patrimonio e indirizzandolo verso un fallimento pilotato ed una bancarotta programmata». La concessione del Faber Beach è stata poi venduta durante un’asta giudiziaria e regolarmente acquistata. Ma la procedura non ha mai convinto l’amministrazione del X municipio che ha poi provveduto a ritirata per ben due volte, l’ultima nel giugno scorso. Il direttore del X Municipio avrebbe rilevato dei «vizi strutturali» da parte del tribunale fallimentare per l’acquisizione della Faber Beach srl da parte del consorzio Nausicaa.

Tra i nomi che compaiono all’interno del consorzio, c’è anche quello di Fausto Busato, ex terrorista neofascista appartenente ai Nar. Fu coinvolto nell’uccisione del poliziotto Giuseppe Rapesta, avvenuta il 12 maggio del 1982, e legato alla banda della Magliana. È stato arrestato nel luglio del 1990 insieme al boss Marcello Colafigli, mentre era in stato di semilibertà. «In quegli anni – continuano dagli uffici di via Claudio- il preside aveva subito notevoli pressioni che poi hanno portato il dirigente scolastico ad abbandonare l’idea di utilizzare quella spiaggia per le esercitazioni sul campo, trattandosi di un istituto nautico».


Ora, invece, grazie all’azione di legalità voluta dal X municipio sarà proprio quella scuola a poter rientrare in possesso del Faber Beach. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero