Ostia, assistenza scolastica ai disabili, l'Anffas denuncia: «Esclusi dalla gara»

Ostia, assistenza scolastica ai disabili, l'Anffas denuncia: «Esclusi dalla gara»
«Siamo stati penalizzati a vantaggio delle Coop. Faremo ricorso alla Procura della Repubblica». La denuncia è dell’Anffas Ostia, per la prima volta esclusa da un bando per il...

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«Siamo stati penalizzati a vantaggio delle Coop. Faremo ricorso alla Procura della Repubblica». La denuncia è dell’Anffas Ostia, per la prima volta esclusa da un bando per il servizio assistenza scolastica per persone con disabilità nel X Municipio. Il caso Aec (sigla con cui si indicano gli operatori che effettuando il servizio) è scoppiato ieri, con la Onlus che, con tanto di carte alla mano, ha spiegato, nel corso di un incontro con la stampa e con i genitori dei ragazzi, le ragioni delle accuse.














«Chiediamo l’immediata revoca del bando - afferma il direttore dell’Anffas, Stefano Galloni - Il servizio era stato affidato nel 2012 con scadenza giugno 2015. Per ragioni che non abbiamo ancora capito, otto mesi prima del suo termine naturale, la gara è stata fatta decadere e si è deciso di indirne un’altra che è stata vinta da alcune cooperative. Alla fine noi siamo risultati totalmente esclusi malgrado esperienza e impegno decennale sul territorio».



Il servizio offerto finora dalla Onlus, riguardava 300 ragazzi distribuiti su quindici scuole del X Municipio. «Contestiamo - riprende il direttore - la decadenza anticipata del bando, oltre ad alcune anomalie: le modalità d’assegnazione dei punteggi, il fatto che alcune vincitrici lavorino già in cinque municipi, il mancato conteggio a nostro favore delle quattro certificazioni internazionali e dell’accreditamento socio- sanitario».



Sul territorio l’Anfass dà risposte a 450 persone, con una lista d’attesa arrivata a quota 350 utenti. «Siamo genitori impegnati su questo territorio da 50 anni - aggiunte Ilde Plateroti, presidente dell’Anffas - non meritiamo questo trattamento. Escludendo noi fanno danno ai ragazzi che erano comunque abituati ai nostri operatori».



«Mi spiace constatare - commenta l’assessore municipale al Welfare, Emanuela Droghei - che il tema Aec, da me affrontato anche nelle ultime settimane di fronte agli operatori di settore e ai sindacati, sia diventato oggetto di una strumentalizzazione che mette in dubbio l’operato della Commissione aggiudicatrice del bando che, come è noto, non è composta da organi politici ma da personale amministrativo. Come è altrettanto noto, per ogni bando pubblico può essere effettuato ricorso alle autorità competenti. Invito Anffass a procedere, qualora lo ritenesse opportuno, consapevole che gli uffici dei Servizi sociali che hanno predisposto il bando Aec stanno dando seguito all’accesso agli atti per dimostrare la legittimità della procedura». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero