Opera d’arte o panino, nel nome del selfie

Opera d’arte o panino, nel nome del selfie
Era bello quando in discoteca si andava per rimorchiare e non per ammazzarsi di selfie da scaricare su Facebook @p_episcopo ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Era bello quando in discoteca


si andava per rimorchiare

e non per ammazzarsi di selfie

da scaricare su Facebook

@p_episcopo



Eccoci! Siamo qui, ai Musei Vaticani, e l'amico con i riccioli di marmo alle nostre spalle è Laocoonte. Sorriso e flash. Il selfie con il sacerdote di Apollo. Le tre ragazze postano all'istante l'autoscatto mitologico, è stata una bella fatica. Per conquistarlo hanno fatto almeno due ore di fila, sopportato spintoni e ressa, pazientato a pochi passi dalla scultura. Non si hanno più di trenta secondi da dedicare allo strazio del troiano divorato dai serpenti marini con i figli, la folla spinge e trascina avanti.



Le ragazze arrivano davanti a Laocoonte e invece di guardarlo gli voltano le spalle per guardare se stesse sullo schermo. E per fortuna nella cappella Sistina sono vietati scatti e flash altrimenti immaginate le pose spericolate per un selfie con Dio. La propria faccia al posto del volto dipinto da Michelangelo per rappresentare l'umanità e il dito che sfiora quello del Creatore. Ma chi ci crediamo di essere? Sempre e solo noi in primo piano, davanti a un panino come a un'opera d'arte, il mondo ci fa da sfondo.



Onnipresenti e prepotenti, narcisi e bambini, perennemente inquadrati, qualcosa vorrà dire. Lo psicologo ed economista americano Dan Ariely spiega così la mania dell'autoscatto: i selfie ci fanno sentire meno precari e soli, ci si stringe per entrare tutti nello schermo, è l'esaltazione del condividere, e in tempi di crisi dà sollievo. In più è esteticamente democratico, non importa come si viene ma catturare l'attimo. Boh, sarà. Magari, qualche piccola accortezza, la prossima volta stringiamoci all'amico e lasciamo in pace Laocoonte.



maria.lombardi@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero