Roma, famiglia rapinata e tenuta in ostaggio: notte di paura in villa

Colpo in stile Arancia meccanica sabato a Monterotondo: padre, madre e figlio minacciati con la pistola e derubati

Roma, famiglia rapinata e tenuta in ostaggio: notte di paura in villa
Rapina da Arancia meccanica in una villa alle porte di Roma, poco lontano da Monterotondo. Una casa isolata dove hanno fatto irruzione cinque persone incappucciate e quattro di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Rapina da Arancia meccanica in una villa alle porte di Roma, poco lontano da Monterotondo. Una casa isolata dove hanno fatto irruzione cinque persone incappucciate e quattro di loro armate di pistola. La gang ha preso in ostaggio i padroni di casa: padre, madre ed il figlio di 20 anni. Gli ostaggi hanno avuto la canna di una pistola puntata contro e sono stati sequestrati per tutto il tempo mentre gli altri banditi hanno messo a soqquadro la casa. Un colpo riuscito: i banditi sono fuggiti con circa 20.000 euro fra monili in oro e contanti. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Monterotondo che hanno effettuato un lungo sopralluogo nella villa dove hanno fatto irruzione i banditi, servendosi anche degli uomini della Scientifica dell'Arma. Il colpo in villa si è verificato intorno alle 11 di sera fra sabato e domenica. I cinque si sono presentati incappucciati e armati di pistola. Per entrare hanno divelto una porta finestra e così si sono ritrovati all'interno.

 

 

L'IRRUZIONE

Il capo famiglia è un imprenditore che, al momento dell'irruzione dei banditi, stava guardando la televisione. Mentre la moglie ed il figlio erano nelle rispettive stanze. Ad un certo punto nel salone si sono materializzati i cinque che hanno puntato la pistola contro il genitore poi hanno sequestrato anche madre e figlio nelle loro camere. Impossibile sapere se i banditi siano italiani o stranieri. I cinque non hanno mai parlato. Quindi gli ostaggi non si sono resi conto di quale nazionalità siano i banditi. I rapinatori hanno preso degli oggetti preziosi in varie stanze e poi si sono fatti aprire la cassaforte che sembra non contesse dei valori. Dopo avere racimolato il bottino i cinque, incappucciati e armati, sono fuggiti dalla stessa porta finestra da dove erano entrati. Per allontanarsi dalla villa, che è molto isolata, devono avere avuto un'auto che hanno parcheggiato nelle vicinanze. Nessuno degli ostaggi è rimasto ferito ma il terrore è stato tanto per le vittime. I famigliari hanno subito chiamato il 112 che ha girato la telefonata di soccorso ai carabinieri. Pochi minuti ed alla villa sono arrivati alcuni equipaggi dell'Arma che hanno iniziato a fare le indagini. «Ero in salotto a vedere la televisione - il racconto dell'imprenditore agli investigatori - quando ho visto quei cinque dentro casa mia. Mi si è gelato il sangue nelle vene. Ho avuto una paura fortissima. Non c'erano dubbi che fossero rapinatori. Indossavano tutti il cappuccio e poi erano armati di pistola. Ho creduto di morire e poi la preoccupazione è stata tanta anche per i miei cari». I militari stanno già sviluppando un'indagine che si sta rivelando efficace per incastrare i banditi che probabilmente sono autori di altre rapine avvenute in zona e anche in altre parti alle porte di Roma.

 

 

SEMPRE GLI STESSI

Si tratta di una banda specializzata in colpi simili. Due anni fa circa, si registrò un'altra rapina in villa sempre vicino Monterotondo, a Fiano. Scattò l'allarme della villa, il proprietario uscì all'esterno per controllare cosa fosse accaduto e venne bloccato da tre rapinatori armati di una pistola, di un'ascia e di un cacciavite. E un tranquillo sabato sera si trasformò in un incubo alle porte di Roma. Sul caso indagarono i carabinieri di Monterotondo.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero