Ieri per 19 licei di Roma la campanella è suonata di notte. Spettacoli teatrali, concerti, cineforum, reading, esposizioni e dibattiti hanno animato fino a tarda serata gli...
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Un evento su scala nazionale - con 433 licei classici che hanno partecipato in tutta Italia - e dal respiro internazionale grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Atene che ha coinvolto anche diversi licei della Grecia, la culla della civiltà occidentale. Tra i primi ad aderire a Roma il Liceo Giulio Cesare - storico istituto del quartiere Trieste - che ha visto una grande partecipazione degli studenti e anche degli ex allievi, felici di tornare nella loro scuola, stavolta, alcuni di loro, in cattedra invece che tra i banchi per laboratori e seminari.
«Si vuole rendere chiaro al pubblico quanto la cultura classica è sempre molto attuale - spiega la dirigente scolastica Paola Senesi - Suggerisce tutte quelle domande fondanti nello sviluppo delle persone e consente di unire tanti aspetti della vita di oggi». A spiegare alcuni dei più grandi classici, sempre al Giulio Cesare, gli scrittori Edoardo Albinati, Paolo Di Paolo e il noto volto Rai Stefano Coletta. Una notte bianca della cultura, ma anche del talento e delle tante passioni che i ragazzi coltivano a scuola e che ieri sera hanno avuto la possibilità di mettere in scena, dal teatro alla musica. Non solo didattica - seppur alternativa - ma un bel momento di condivisione. «E’ un’iniziativa in cui mettiamo il cuore - assicura Daniele Nappo, uno dei rappresentanti di istituto del Liceo Luciano Manara, a Monteverde, che ha aderito a questa manifestazione fin dal primo anno - Partecipiamo tutti. C’è chi fa il servizio sicurezza, chi porta in scena progetti, chi prepara da mangiare, tutti siamo impegnati». Luci accese e aule piene fino a mezzanotte anche nel Liceo Aristofane, al Dante, all’Orazio e al De Sanctis. Nel quadrante est ecco il Benedetto da Norcia, nel quartiere Centocelle, il Liceo Kant e il Russel, in via Tuscolana. Presenti all’appello anche il Lucrezio, l’Anco Marzio, Mameli, Vivona, Tacito, Plauto, l’Albertelli e l’Istituto S. Orsola. Così i liceali romani hanno fatto le ore piccole.
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Il Messaggero