Nettuno, lacrime e palloncini per Nicole

Folla sul sagrato della chiesa di Santa Maria Goretti, ieri a Nettuno, sotto il sole a picco di metà agosto, in attesa della piccola bara bianca di Nicole, 8 anni, accolta...

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Folla sul sagrato della chiesa di Santa Maria Goretti, ieri a Nettuno, sotto il sole a picco di metà agosto, in attesa della piccola bara bianca di Nicole, 8 anni, accolta da un silenzio sgomento mentre giungeva anche mamma Antonella davanti al carro funebre con lo sportello spalancato, come se senza di lei la sua bambina non potesse uscire.


Grande la commozione quando il corteo, con il feretro sorretto dagli zii, e tanti fiori bianchi a fare da corona, si è avviato in chiesa per l'ultimo saluto alla bimba morta nel drammatico incidente causato dal padre, Gabriele Maddonni, elettricista di 39 anni, che venerdì scorso si è schiantato con la sua Bmw lanciata ad alta velocità su via dei Frati, alla periferia della città. Nettuno si è fermata per Nicole: bloccato il traffico sul Lungomare, chiusi i negozi sullo slargo di Santa Maria Goretti per rispettare il lutto cittadino proclamato dal Comune in concomitanza con il funerale, in tanti affacciati alle finestre e ai balconi dei palazzi intorno.

L'OMELIA
In chiesa, davanti alla piccola bara, una foto di Nicole sorridente, con una manina alzata come se salutasse tutti. Padre Antonio Coppola ha detto: «Dobbiamo provare a leggere ciò che è accaduto alla luce della fede, perché morire a otto anni non è naturale. Dobbiamo pensare che Nicole, che si stava preparando per la prima Comunione e non è mai mancata al catechismo, aveva un grande desiderio di incontrare Gesù e che questo ora è una realtà. La fede può far accettare la grande sofferenza per l'accaduto». Poi ha aggiunto: «Ognuno sia custode della vita dell'altro. Impariamo a preoccuparci gli uni degli altri e siamo sempre attenti e prudenti, custodendo la nostra vita e quella delle persone che ci sono state affidate. Se si impara questa lezione la morte di Nicole non sarà stata vana».

L'ASSENZA

Gabriele Maddonni non c'era a dare l'ultimo saluto alla figlia. È agli arresti domiciliari da martedì. Ieri aveva chiesto un permesso per partecipare ai funerali ma gli è stato negato dal giudice. E forse è stato meglio così, perché tra la folla molti bisbigliavano contro quel padre che la notte tra venerdì e sabato scorsi si è messo al volante dopo aver bevuto, senza patente (ritirata 9 anni fa per guida in stato di ebbrezza), su un'auto senza assicurazione né revisione. Grande il dolore e grande la compostezza nella cerimonia: il nonno Vladimiro Guidi ha sempre tenuto abbracciata la figlia Antonella, la nonna, sorretta da parenti non aveva quasi più lacrime, gli zii si sono incaricati di portare la bara della nipotina. Mancava la sorellina di Nicole, lievemente ferita nell'incidente, e lasciata a casa per evitarle un nuovo trauma. Un lungo applauso ha coperto il pianto dirotto di mamma Antonella. Fuori molti bambini, i compagni di scuola hanno lanciato in cielo palloncini bianchi e rossi. Su uno la scritta: «Il mio cuore sarà sempre nel tuo cuore». Poi un altro applauso e un «Ciao Nicole», mentre il corteo si avviava al cimitero di Nettuno.

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Il Messaggero