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L'INTOPPO
Formalmente c'è un problema che ha fermato l'erogazione. Quei fondi non sono stati messi nel bilancio 2023-2025, così sono andati a finire tra gli avanzi dell'amministrazione. Quindi, è scattata una procedura secondo la quale il finanziamento deve essere riconosciuto con una variazione di bilancio. Solo dopo si potrà procedere con l'erogazione dei fondi. E questo ha causato il grande ritardo.
«Il Municipio I si è dimenticato di noi - spiega Carlo Maria Breschi, manager di Rete Trionfale - Decine di migliaia di euro di un bando della Regione Lazio sono destinate a questo programma di decoro, socializzazione e innovazione del quartiere. Eppure da mesi è tutto fermo. Abbiamo inoltrato sia al Comune di Roma sia al Municipio I un'apposita diffida legale, perché qui parliamo dei primi trentamila euro di finanziamento che è stato già erogato dalla Regione».
«Le reti di impresa sono uno strumento utile ed efficace ma spesso c'è una scarsa partecipazione delle istituzioni periferiche che non danno risposte tempestive - spiega Stefano Erbaggi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia - Ci sono tante altre reti d'impresa a Roma e nel Lazio che si trovano in queste condizioni». «In questo caso la responsabilità è del primo municipio: la ragioneria generale del Campidoglio chiedeva entro il 30 novembre gli impegni di spesa. La Regione aveva fatto tutte le delibere di erogazione dei fondi già a luglio, mentre il I ha accertato l'11 dicembre l'arrivo del contributo del solo anticipo dei trentamila euro».
CHI NE FA PARTE
Gli imprenditori che fanno parte della Rete Trionfale sono 58 e interessa l'area tra via Cipro, Mercato Trionfale, via Ottaviano, via Candia, viale Giulio Cesare e piazzale degli Eroi.«Il finanziamento del bando ci consente di finanziare alcuni interventi di riqualificazione o abbellimento di aree verdi o urbane, creare totem informativi, strumenti digitali, eventi speciali. Vogliamo replicare il modello vincente di Balduina'S, il progetto del quartiere limitrofo e fare in modo che altri quartieri lo adottino. In cantiere aggiunge Breschi ci sono una piattaforma informatica per il Marketplace locale e per le segnalazioni, una Carta fedeltà di quartiere, attività formative e informative di educazione ambientale e digitale. Tutto attraverso accurate pianificazioni di comunicazione anche social».
IL PIANO
«Questo progetto potrà decollare se riusciremo a completare il Programma nei modi e nei tempi indicati dal bando e convincere investitori pubblici e privati a sostenerlo - continua il manager di rete - Possiamo porci anche come modello evoluto di rappresentanza di interessi dei cittadini e delle imprese che convergono nella rivalutazione urbana e nelle attività di socializzazione». In corso ci sono attività di promozione, formazione e consulenza professionale, ma anche eventi di aggregazione socio-culturale grazie anche alle storiche strutture di intrattenimento musicale e teatrale del quartiere. Ma è tutto fatto con i soldi anticipati dai commercianti che ancora devono ricevere quanto spetta loro secondo il bando. «Il nostro è un progetto realizzato in vista del Giubileo 2025 che vuole differenziarsi rispetto al turismo selvaggio "mordi e fuggi" - conclude Breschi - Siamo in una zona, tra Prati e Trionfale, che è uno dei centri più rilevanti per l'Anno Santo. Non vogliamo perdere quest'occasione. Anzi, vogliamo sfruttarla al meglio».giampiero.valenza@ilmessaggero.it
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Il Messaggero