Musica, calca e alcol: e il portafogli sparisce

Musica, calca e alcol: e il portafogli sparisce
A voi in discoteca  magari vi rubano  cellulari o portafogli,  a me hanno rubato una sciarpa @veratrevisiol I...

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A voi in discoteca 

magari vi rubano 
cellulari o portafogli, 
a me hanno rubato una sciarpa

@veratrevisiol

I predoni delle discoteche sono il nuovo nemico numero uno dei buttafuori, che hanno iniziato a specializzarsi contro questi borseggiatori seriali notturni. Abbandonati i più tradizionali (e sempre affollati) mezzi pubblici, i balordi hanno iniziato a prendere di mira anche i clienti dei più popolari locali capitolini, con tecniche da veri specialisti. In voga i furti davanti all’uscita dei locali, ai danni di chi ha bevuto qualche bicchiere di troppo e non ha i riflessi prontissimi. Come spiega Marco, che lavora nel campo della sicurezza dal 1992, «la tecnica è sempre la stessa: urtano la vittima per distrarla, mentre il complice si occupa di estrarre il portafogli. A poca distanza c’è generalmente un palo, quasi sempre una ragazza, che avvisa dell’arrivo dei buttafuori o delle forze dell’ordine». Chi, invece, colpisce dentro il locale, sfrutta la naturale calca della pista per sfilare il portafogli, magari con il trucco della lametta (si tagliano alla base le borse, in modo da estrarne il contenuto). Molto gettonati gli angoli più bui delle discoteche, dove, dopo aver distratto la vittima con un approccio anche di natura sessuale, la si alleggerisce di soldi e telefonino. Una delle tecniche più spietate prevede persino l’utilizzo di un gas, che si usa per avviare i motori diesel: «Viene spruzzato sul viso – racconta ancora Marco – con un effetto di stordimento, che permette ai borseggiatori di mettere a segno il loro colpo». Ma non tutti riescono nei loro piani. Sabato notte, del Fiume ha pizzicato due ladri che, dopo essersi spacciati per turisti spagnoli, avevano preso di mira alcuni clienti: per loro si sono aperte le porte del carcere. 

marco.pasqua@ilmessaggero.it

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Il Messaggero