La natura selvaggia esiste anche a un’ora d’auto da Roma. La catena dei Monti Simbruini, al cui interno è la zona residenziale e sciistica di Livata, comprende...
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I PERICOLI
La prima regola da rispettare, come in tutto l’Appennino laziale, è di non prendere sottogamba questi luoghi. Prima di mettersi in cammino bisogna informarsi sul percorso, e lasciare detto dove si va. Ci vogliono delle scarpe adatte, qualcosa da bere e da mangiare, una pila per essere in grado di tornare anche quando fa buio. I Simbruini non sono il Monte Bianco né il Gran Sasso. Sui loro boschi e sui loro pianori ondulati, però, i telefoni cellulari non hanno quasi mai campo, e la nebbia rende l’orientamento complicato. Chi non è in grado di affrontare questi luoghi da solo può iscriversi alle escursioni organizzate dalle sezioni del Club Alpino Italiano e di altre associazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero