Migliorano le condizioni del piccolo bambino nigeriano di Monterotondo, che era stato sottoposto a una circoncisione rituale insieme al gemello di due anni: David, il nome di...
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La madre disperata: «Mi è morto tra le braccia»
La polizia ha intanto arrestato il sedicente medico che ha effettuato l'operazione: si tratterebbe di un cittadino americano di origini libiche. I pm della procura di Tivoli ipotizzano i reati di omicidio preterintenzionale,
lesioni gravissime ed esercizio abusivo della professione medica. La vicenda è avvenuta ieri a Monterotondo, città alle porte di Roma, in una struttura gestita dal Comune e dall'Arci. La madre dei due bambini intanto è disperata: piange e non riesce a darsi pace, dopo aver visto morire fra le sue braccia uno dei suoi figli. Gli operatori del centro che l'hanno conosciuta la definiscono come una madre modello: ipersensibile, attentissima ai propri figli, che aveva
regolarmente vaccinato ed accompagnava all'asilo sempre puntuale.
Stando a quanto emerge dalle indagini la donna sarebbe stata ospite per circa un anno di un Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di Rieti: lì chiese informazioni al personale medico sulla possibilità di poter eseguire una circoncisione sui suoi figli. Al rifiuto dei sanitari, la donna non avrebbe mai più presentato alcuna richiesta a riguardo, neanche quando si sono trasferiti alla struttura di Monterotondo. La morte del piccolo David riaccende la questione sulla pratica della circoncisione: secondo l'Amsi - l'associazione nazionale dei medici stranieri - circa il 35% di questi interventi avverrebbe in maniera clandestina, arrivando anche alla morte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero