Salvini attacca Raggi, scambio di sms con la sindaca per ricucire ma poi rilancia: «A Roma crollano anche gli alberi»

E se non fosse che l'inizio? Nel fortino pentastellato del Campidoglio se lo chiedono quasi tutti. Il timore è che l'attacco sferrato ieri da Salvini sia...

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E se non fosse che l'inizio? Nel fortino pentastellato del Campidoglio se lo chiedono quasi tutti. Il timore è che l'attacco sferrato ieri da Salvini sia l'inizio della marcia di avvicinamento leghista a Palazzo Senatorio, l'avvio di una campagna elettorale che potrebbe aprirsi già quest'inverno, se Raggi venisse condannata e dovesse dimettersi, come prevede il codice etico grillino.


La bordata di ieri, va detto, non è giunta proprio inattesa, intorno al Marc'Aurelio. «Salvini era ad Atreju, davanti alla Meloni e agli altri suoi alleati del centrodestra, con cui qui a Roma sono all'opposizione del M5S. Parole dette per far piacere alla platea che lo ascolta, pratica purtroppo diffusa...», argomenta Luca Bergamo, vicesindaco (da sinistra) di Virginia. Lei, quando la strigliata del vicepremier era già deflagrata su siti e social, ha risposto fredda: «Salvini probabilmente trova traffico perché abbiamo sbloccato 150 milioni di cantieri, si sta lavorando per rimediare a 20 anni di mancata manutenzione». Replica studiata, che getta acqua sul fuoco.

I MESSAGGI
Così come lo scambio di sms tentato subito dopo col leader leghista. Raggi ha ribadito che la manutenzione è carente da decenni e che lei non può pagarne lo scotto; Salvini avrebbe riconosciuto che il problema della manutenzione a Roma si trascina da anni e le avrebbe anche confermato che c'è «stima». Ma le concessioni alla grillina finiscono qui, perché il numero uno del Viminale continua a pensare che dall'amministrazione del M5S i romani si aspettassero di più. E in serata avrebbe allargato il discorso dalle buche agli alberi che continuano a cadere.


In Campidoglio resta un'agitazione di fondo, il sospetto che la «campagna leghista» per Roma sia alle porte. Il capogruppo del Carroccio in Comune, Maurizio Politi, lo dice dritto: «Se Raggi sarà condannata a novembre e si torna al voto, siamo pronti. Il prossimo sindaco sarà della Lega». «Dopo aver parlato con Berlusconi e Meloni, Salvini fa dichiarazioni per resuscitare la destra», attacca il reggente del M5S in Assemblea capitolina, Giuliano Pacetti. Parla di clima da «campagna elettorale» anche Massimiliano De Toma, influente parlamentare romano dei 5 Stelle. «Speriamo che Salvini la smetta e faccia qualcosa per la Capitale come vicepremier, a partire dalla riforma per dotare Roma di maggiori poteri». Quello che si augura anche Raggi, che per questo motivo, a colpi di sms, ha provato a ricomporre lo strappo.
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Il Messaggero