Oltre 320.000 mascherine ffp2, prive dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa nazionale e comunitaria, sono state sequestrate dai Finanzieri del Comando Provinciale di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Blitz della Guardia di Finanza all'Ater, sequestrate mille mascherine taroccate
Gli accertamenti, svolti dai militari in sinergia con il Ministero della Salute, l'Istituto Superiore di Sanità e l'Inail, hanno permesso di risalire all'importatore, un'impresa di Perugia molto attiva nella distribuzione di dispositivi di protezione individuale, nonché ad altre società clienti della prima, destinatarie di partite di mascherine. Sono quindi scattate le perquisizioni nelle sedi e nei magazzini di 4 operatori economici - a Roma, Pomezia, Perugia, Anagni e Civitanova Marche - che hanno consentito di trovare i pezzi sequestrati.
LEGGI ANCHE Virus, tre romani positivi dopo la vacanza a Capri, si indaga sui loro contatti: «Ma qui nessun focolaio»
Questi ultimi una volta piazzati sul mercato avrebbero fruttato circa 3,7 milioni di euro. Oltre 240.000 mascherine sono state anche scovate presso un deposito dell'importatore di Perugia, che aveva «auto-dichiarato» all'Istituto Superiore della Sanità e all'Inail il possesso delle caratteristiche tecniche e il rispetto dei requisiti di sicurezza, deroga consentita in via eccezionale dal governo proprio per fronteggiare l'emergenza epidemiologica.
Il Messaggero