«L'associazione Parte civile-Marziani in movimento sta riflettendo, sono stato di recente a una loro riunione. Penso che alla fine esprimeranno delle candidature per...
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Quando gli viene chiesto chi voterà alle Comunali, Marino risponde: «Prima vorrei leggere i programmi. Ad esempio sull'urbanistica, dove noi abbiamo fatto scelte importanti, ad esempio cancellando 160 insediamenti e il cemento nell'Agro romano approvati da Alemanno, o ancora indicando un villaggio olimpico per i giochi del 2024 vicino a quello del 1960, quello che invece Renzi e Malagò vogliono fare a Tor Vergata senza neanche la connessione con il trasporto su ferro.
Virginia Raggi saprebbe fare il sindaco di Roma? «Sicuramente è determinata. Io devo dire che in quella pattuglia di consiglieri M5S ci sono persone con cui ho avuto rapporti più diretti o costruttivi su alcune problematiche come i nomadi ad esempio», ha detto Marino, che poi ha ricordato la «trattativa» per l'ingresso del M5S in giunta all'inizio del suo mandato: «Ci incontrammo e mi fecero notare che i nostri programmi erano praticamente sovrapponibili io gli chiesi di esprimere un candidato per la giunta, loro fecero una consultazione che fu positiva ma da Grillo e Casaleggio arrivò l'indicazione di rifiutare. Lo stesso accadde più tardi, doop lo scoppio dello scandalo Mafia capitale, quando gli proposi di entrare nell'ufficio di Presidenza dell'Aula».
Marino è stato poi chiamato a dare una valutazione sintetica di alcuni candidati. «Marchini è una persona che viene da una storia di ricchezza e patrimonio familiare importante e secondo me non ha quella preparazione per comprendere le difficoltà di chi vive con 600 euro al mese. Giachetti è un candidato di fatto scelto da Renzi, ha sempre vissuto di politica e infatti non si vuole dimettere da vicepresidente della Camera. Era capo di gabinetto di Rutelli nel '93: non so, era già andata male nel 2008 per il PD scegliendo Rutelli, ora candidano il suo capo di gabinetto che ha ricoperto a Roma un ruolo importantissimo più di 20 anni fa. Giorgia Meloni è una persona estremamente sicura di sé, ha la conoscenza della città, ma è dello stesso partito che espresse Gianni Alemanno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero