Le mamme di Roma nord e quelle (assurde) trasferte di calcio dei figli

Le mamme di Roma nord e quelle (assurde) trasferte di calcio dei figli
Se le soccer mom, le mamme che accompagnano i figli a giocare a calcio, sono ormai un fenomeno antropologico, osservare una madre di Roma nord chiamata a seguire i propri pargoli...

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Se le soccer mom, le mamme che accompagnano i figli a giocare a calcio, sono ormai un fenomeno antropologico, osservare una madre di Roma nord chiamata a seguire i propri pargoli in trasferta in terra straniera (ovvero qualsiasi centro sportivo al di là di Corso Francia) è un esperimento degno di una puntata di Super Quark.

Figli in discoteca e genitori autisti (esausti)

La mamma di Roma nord arriva trafelata con la mappa di Waze ancora sull’Iphone, soddisfatta di aver raggiunto quel lido sconosciuto come Colombo quando scoprì l’America. Si presenta mano nella mano con Tancredi, Leone o Lupo: bimbi perfettamente biondi, bardati come se dovessero partire per una spedizione al Polo Nord. Perché la mamma di Roma nord è interessata solo a una cosa: il meteo. Così, mentre il genitore della squadra locale è solitamente un hooligan che incita il figlio a suon di “daje” e “buttala dentro” lei a bordo campo ripete solo una cosa: «Fa freddo tieni le mani in tasca», come se il povero pargolo potesse giocare 90 minuti con gli arti attaccati al corpo.

Sogna un mondo pulito e per il figlio invece naviga nello sporco: terra, fango, erba. Quello sport “balordo” spesso non vorrebbe nemmeno sapere cos’è ed è per questo che merita attenzione: perché il calcio, specie quello giovanile, vive anche (e forse soprattutto) grazie a lei.

 

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Il Messaggero