Incendio Malagrotta, Arpa: «Valori diossine alti ma nei limiti». Da tre a sei mesi per le cause

I dati degli inquinanti, infatti, anche se in aumento rispetto ai giorni scorsi, sono ancora entro i parametri di legge e quindi non descrivono situazioni allarmanti

Incendio Malagrotta, Arpa: «Valori diossine alti ma nei limiti». Da tre a sei mesi per le cause
A Malagrotta nessun allarme diossine. Sono confortanti le dichiarazioni dopo i rilievi di Arpa Lazio in seguito all'incendio di mercoledì al Tmb di Malagrotta a Roma. I...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

A Malagrotta nessun allarme diossine. Sono confortanti le dichiarazioni dopo i rilievi di Arpa Lazio in seguito all'incendio di mercoledì al Tmb di Malagrotta a Roma. I dati degli inquinanti, infatti, anche se in aumento rispetto ai giorni scorsi, sono ancora entro i parametri di legge e quindi non descrivono situazioni allarmanti. Le diossine, in particolare, si attestano sotto i limiti indicati dall'Oms pur evidenziando la presenza di «una fonte di emissione». L'Arpa nel suo rapporto sottolinea che «i valori del particolato (PM10 e PM2.5) misurati il 15 giugno nelle centraline dei comuni di Roma e Fiumicino non evidenziano un generale incremento delle concentrazioni rispetto ai giorni precedenti e non si rilevano superamenti del limite giornaliero del PM10». L'analisi degli altri inquinanti (biossito di azoto, benzene) misurati presso la stazione di Malagrotta «evidenzia concentrazioni al di sotto dei limiti di legge». Le concentrazioni sono raddoppiate ieri rispetto ai precedenti valori medi «per il venir meno della spinta delle polveri verso l'alto presente nelle prime e più attive fasi dell'incendio».

Da tre a sei mesi per le cause dell'incendio

Intanto nel pomeriggio sono andate avanti le operazioni di spegnimento dei focolai attivi all'impianto dei rifiuti di Roma andato a fuoco due giorni fa. Per stabilire le cause dell'incendio ci vorranno da due a tre mesi (a cui potrà essere aggiunta una proroga di altri 90 giorni). Sono i tempi che la Procura di Roma ha stabilito nella maxiconsulenza affidata ai carabinieri del Noe per accertare le cause dell'incendio avvenuto nella discarica di Malagrotta. Al momento a piazziale Clodio si procede per incendio colposo contro ignoti. In questa prima fase gli inquirenti stanno raccogliendo materiale utili alle indagini che finirà nell'incartamento coordinato dal procuratore Francesco Lo Voi.

Nell'indagine si cercheranno eventuali analogie con gli altri incendi, avvenuti tra il 2018 e il 2019, che hanno interessato impianti Tmb a Roma e in questo ambito le verifiche sui sistemi di videosorveglianza presenti a Malagrotta potrebbe fornire elementi utili. Si procederà anche all'analisi del sistema antiincendio presente a Malagrotta per verificare se ha funzionato il segnale di preallarme, di allarme e le bocchette dell'acqua.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero