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«Chiudete le finestre». È questo l'appello lanciato dalle forze dell'ordine dopo l'incendio a Malagrotta. L'aria diventa irrespirabile con le diossine e il rischio per la salute aumenta. Come comportarsi con i condizionatori? È opportuno cambiare i filtri? Domande legittime dopo che il Comune di Roma ha raccomandato di non utilizzarli. L'indicazione però è stata data, a titolo precauzionale, alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dalla zona dell'incendio. La prof.ssa Maria Rosaria Boni del dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale della Sapienza di Roma spiega quali precauzioni adottare.
Vanno cambiati i filtri dei condizionatori?
Sarebbe opportuno cambiare i filtri dei condizionatori dopo l'incendio a Malagrotta, anche se non sappiamo ancora quali sostanze possono essere state veicolate dall’aria.. Di per sé dovrebbero essere cambiati annualmente per il possibile accumulo di miscrorganismi, spore e polveri, ma in alcuni casi di emergenza è meglio controllarli per evitare asdsorbimento di sostanze chimiche che potrebbero essere inalate. Per ciò che riguarda in particolare i composti che appartengono alla famiglia delle ‘diossine’, ne conosciamo circa 75 congeneri e 135 di furani: ma solo circa 17 possono essere cancerogene, di cui 7 congeneri e 10 di furani.
L'incendio può essere dovuto a cause naturali?
In un'area come quella di Malagrotta, dove sono presenti molti rifiuti, si potrebbe essere verificato un fenomeno di autocombustione. Nel tempo i rifiuti, a seconda delle condizioni ambientali in cui si trovano, possono dare luogo alla produzione di biometano: che ovviamente potrebbe poi aver provocato l'incendio. Certamente questa potrebbe essere una delle possibilità, ma è ancora tutto da stabilire. È pur vero che tale inconveniente può avvenire quando non è applicata un’attenta gestione degli impianti, che però non mi risulta nell’impianto in oggetto.
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Il Messaggero