Questa volta ha rischiato davvero grosso. La pietra lanciata dai teppisti ha sfondato uno dei finestroni del 6013 e le schegge di vetro l'hanno sfiorato. Solo per un caso un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA DENUNCIA
«Ancora Magliana. Adesso in rientrata. Ancora pietre dal campo rom. Ancora tiro al bersaglio. Vettura 6013. L'ennesima resa indisponibile per il servizio ai cittadini. Stavolta lato autista. Ancora carabinieri in deposito. Collega miracolosamente illeso. Che aspettate. Il morto?». Scrive su facebook Micaela Quintavalle leader del sindacato Cambia-Menti M410 che in un altro post aggiunge: «Cosa dobbiamo fare per farvi capire che se non rifornite le officine di materiale da giugno pagherete 500 autisti che non avranno autobus da guidare? Dobbiamo lasciare gli autobus su via della Magliana perchè abbiamo il terrore di rientrare in rimessa?».
Sono intervenuti i carabinieri che stanno svolgendo una serie di accertamenti per individuare i responsabili del lancio: potrebbero essere gli stessi protagonisti di altri episodi analoghi avvenuti sempre nei pressi di via Candoni negli ultimi mesi. Episodi simili c'erano stati poco tempo fa sulla linea 907, che collega la Metro A Cornelia alla stazione Giustiniana. Sassaiole che si aggiungono alla nutrita lista di danni dei mezzi pubblici capitolini, specialmente alla rimessa di via Candoni. Almeno cinque da settembre. «Cosa dobbiamo fare per farvi capire che rischiamo la vita?», aggiunge la Quintavalle. «Lo scorso anno i bus di linea erano stati presi di mira da lanci di biglie di vetro a Tor Bella Monaca - racconta un autista - In meno di un'ora cinque mezzi della linea 20 furono danneggiati. Insomma è un pericolo continuo».
elena.panarella@ilmessaggero.it
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero