«Lo stigma mafioso alla città di Roma lo ha tolto quello che allora era il prefetto di Roma quando ha deciso di non commissariare la città anche grazie al...
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Cosa Nostra e la camorra».
Il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, intervenendo al congresso dell'Anm in corso a Siena, ha ricordato che sulla decisione di non sciogliere il Comune, dell'allora prefetto Franco Gabrielli, ha pesato anche il parere della procura, «Sarebbe stato bello - ha proseguito Pignatone - se qualcuno si fosse chiesto come è stato possibile che nell'arco di diversi anni una semplice associazione per delinquere abbia avuto una influenza così significativa sul Comune di Roma, per diversi anni, e nonostante i cambiamenti di giunta». Pignatone ha poi detto che la Procura deve ancora decidere se presentare o meno appello contro il verdetto di primo grado che non ha riconosciuto l'accusa di mafia per gli imputati di mafia capitale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero