Mondo di mezzo, Pignatone: «Roma non è stata commissariata anche grazie al parere della Procura»

Mondo di mezzo, Pignatone: «Roma non è stata commissariata anche grazie al parere della Procura»
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Sabato 21 Ottobre 2017, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 20:27

«Lo stigma mafioso alla città di Roma lo ha tolto quello che allora era il prefetto di Roma quando ha deciso di non commissariare la città anche grazie al parere del procuratore di Roma, rimasto finora segreto, che aveva messo in evidenza come l'associazione che agiva nella capitale era costituita da poche persone e non era estesa come
Cosa Nostra e la camorra». 

Il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, intervenendo al congresso dell'Anm in corso a Siena, ha ricordato che sulla decisione di non sciogliere il Comune, dell'allora prefetto Franco Gabrielli, ha pesato anche il parere della procura,  «Sarebbe stato bello - ha proseguito Pignatone - se qualcuno si fosse chiesto come è stato possibile che nell'arco di diversi anni una semplice associazione per delinquere abbia avuto una influenza così significativa sul Comune di Roma, per diversi anni, e nonostante i cambiamenti di giunta». Pignatone ha poi detto che la Procura deve ancora decidere se presentare o meno appello contro il verdetto di primo grado che non ha riconosciuto l'accusa di mafia per gli imputati di mafia capitale.

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