Una Beretta calibro 7.65 è stata trovata in un mobile della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE ANALISI
Le pistole invece, che sono state sequestrate, sono state prese in carico dal Ris, il Reparto delle investigazioni scientifiche dell'Arma dei carabinieri, per compiere gli esami necessari a capire se siano state usate in precedenza in altri reati e/o delitti. Da una prima analisi, tutte e tre avrebbero la matricola leggibile, in alcuni casi più nitidamente in altri meno, ma nessuna sarebbe abrasa. Dunque l'ipotesi è che siano state rubate a chi le deteneva regolarmente. Da qui la successiva ipotesi che fa pensare a un deposito di armi da rivendere nel mercato nero prefigurando un giro di ricettazione strutturato. Del resto le attività pregresse svolte dai militari proprio a Zagarolo lasciano intravedere un panorama chiaro, ovvero quello per il quale chi cerca un "ferro" sa che qui, in questa enclave dell'hinterland romano, può trovarlo.IL DENARO
Le due donne, precedenti a parte, risultano disoccupate e non sarebbero legate a contesti più ampi, altisonanti in fatto di mala. Forse quelle pistole e la lanciarazzi le detenevano per conto terzi in attesa che fossero rivendute. In casa sono stati trovati anche 4 mila euro, sempre in un mobile della camera da letto, suddivisi in banconote di medio taglio: 20 e 50 euro. Ovviamente, anche sulla provenienza del denaro le donne sono rimaste in silenzio. Non si può escludere che fosse il provento per il "disturbo" a tenere in casa quelle armi. Già diverse altre operazioni, benché inserite in contesti di criminalità più strutturata, hanno portato a galla un sistema particolarmente praticato ovvero quello di "affidare" armi, munizioni e all'occorrenza anche droga a figure femminili, reputate forse (ma di certo erroneamente) insospettabili. Nell'appartamento non c'era droga o altre materiale, utile ad esempio al confezionamento, che lasciasse supporre come in quella casa si nascondesse anche dello stupefacente. Ma le indagini sono solo all'inizio.Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero