La risata del grande artista Gino De Dominicis, incalzante, ansiogena, ripetitiva fino quasi al fastidio, diffusa dagli altoparlanti, dà il benvenuto al pubblico del Macro...
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Roma, Palaexpo "incassa" concessione di 20 anni per Esposizioni, Macro e Mattatoio
Quadriennale d'Arte, al via il 29 ottobre al Palaexpo. Mostra anti-Covid tra proiezioni video, danza e performance
Il nuovo percorso, articolato in 53 opere di 33 artisti, vuole coinvolgere tutti gli spazi museali, l'ala nuova e le strutture più "antiche" legate all'ex edificio della Birreria Peroni.
Luca Bergamo, vicesindaco e assessore alla Crescita culturale, ha annunciato che il Macro sarà ad ingresso gratuito fino alla fine del 2022: «Aprire a luglio e gratis è un modo per far vivere il museo alla città, un regalo ai romani", ribadisce Lo Pinto. La mostra durerà fino al 27 settembre. Poi, da metà ottobre partiranno altri progetti espositivi che introducono al 3 dicembre quando aprirà il museo "impaginato». Le opere della collezione permanente restano il nodo cruciale del Macro. In consegna alla Sovrintendenza, la collezione storica resta chiusa nei depositi del Macro. Turcato, Dorazio Accardi, Ceroli, Pizzi Cannella, Scialoja...nulla si può vedere. Il direttore Lo Pinto ha in serbo un progetto alternativo: ha invitato la fotografa Giovanna Silva a fotografare i depositi e farne immagini d'autore da condividere con gigantografie che rivestono ora lunghe gallerie. Dal 3 dicembre incorniceranno la mostra "RetroFuturo": un palinsesto di giovani artisti. Perché: «Il Macro vuole essere un museo Italia delle generazioni più giovani», conclude Lo Pinto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero