Il primo compleanno senza Luca. La musica in campo dei “tanti auguri”, un grido al cielo “Auguri Luca”. Mamma Tina e papà Alfonso si sono fatti...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Luca Sacchi, un tesoro nell'auto di Anastasia: spostata in fretta mentre Luca moriva
Luca Sacchi, gravi indizi su Anastasia: «Spacciatrice di droga non occasionale»
A Tina è costato tanto: «È il primo compleanno che preparo senza lui. Avrei voluto restare a casa solo noi tre, anzi noi quattro Ma mio marito ci teneva mi ha detto “cosi da soli stiamo troppo male”. Quante volte l’ho portato qui. Anche questo è il messaggio che volevamo dare: Luca non è un delinquente, non ha niente in comune con quelle persone si vede dalla faccia... se noi siamo così, lo era anche lui». E il papà, fiero: «Qui al De Rossi Luca è cresciuto, fino ai Giovanissimi, era un attaccante, era forte, hanno vinto un titolo regionale. Luca non c’entra niente con altri mondi, con i delinquenti, aveva solide basi alle spalle». Ci sono tutti. L’avvocato Armida Decina anche lei tra i tifosi in maglietta, le ha fatte preparare per l’occasione il presidente Giorgio Quadrini, tutte con il numero 25: «È un’occasione di festa che ha deciso la famiglia di Luca pensando fosse il modo migliore per ricordarlo dato che era un giovane sportivo, pieno di gioia di vivere».
Quanto al processo alle porte papà Alfonso ha un’idea chiara: «Non mi aspetto che gli imputati parlino non l’hanno mai fatto finora mi aspetto solo una pena seria». Il riferimento è anche ad Anastasia: «Ce l’ha portato via». Col senno di poi tante cose strane sono affiorate nei ricordi: «Dopo le vacanze era cambiata. Non salutava più quando veniva a casa, le faceva comodo avere a fianco un ragazzo di buona famiglia e se l’era venuto a riprendere». È una serata dolce amara. Il cugino Roberto Galati prima di entrare in campo spiega: «È chiaro che oggi abbiamo pianto tutti ma è meglio sorridere. Luca avrebbe voluto questo. Non avrebbe voluto musi lunghi e lacrime. Fare sport è il modo migliore per ricordarlo». Inizia la partita, si alzano i cori: «Olè olè olè Luca, Luca....».
Il Messaggero