Mondo di mezzo, Odevaine rischia un nuovo processo

Mondo di mezzo, Odevaine rischia un nuovo processo
Nuovi guai giudiziari per Luca Odevaine, ex membro del tavolo nazionale di coordinamento sui migranti già condannato a sei anni e mezzo di reclusione al termine del...

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Nuovi guai giudiziari per Luca Odevaine, ex membro del tavolo nazionale di coordinamento sui migranti già condannato a sei anni e mezzo di reclusione al termine del processo cosiddetto «Mondo di Mezzo». La procura di Roma, a conclusione di uno dei capitoli stralcio dell'inchiesta principale che lo vede indagato per traffico di influenze, gli ha notificato un avviso di chiusura indagini. È l'atto che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio. Analogo rischio per l'imprenditore siciliano Silvio Pranio.


Al centro degli accertamenti una presunta mediazione illecita di Odevaine «finalizzata a ottenere - si legge nel capo di imputazione - l'attribuzione della qualifica di centro di accoglienza richiedenti protezione internazionale (Cara) a beneficio dell'albergo Park Hotel Paradiso» di Pranio ad Enna. I fatti contestati risalgono al 2014. Nel capo di imputazione, firmato dal procuratore Giuseppe Pignatone, gli aggiunti Michele Prestipino Paolo Ielo e Giuseppe Cascini e dal sostituto Luca Tescaroli, si afferma che, a tale fine, Pranio avrebbe promesso a Odevaine, in cambio di un suo interessamento, un aiuto per avviare un business in Venezuela relativo all'acquisto di alcuni bus.

Alla base dell'imputazione i contenuti di un'informativa del Ros del 19 ottobre scorso basata su una serie di intercettazione telefoniche e della documentazione sequestrata a Pranio nel giugno 2015. Nell'informativa si sottolineano i tentativi di Odevaine di «coinvolgere personalità politiche e funzionari dello Stato preposti all'emergenza immigrazione per ottenere l'aumento del numero di immigrati da destinare alla struttura alberghiera di Silvio Pranio e cercare di tramutarla in un definitivo centro di accoglienza per cittadini stranieri richiedenti asilo».
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Il Messaggero