Roma, Liceo Albertelli occupato dopo tensioni di ieri alla Sapienza. Rete Studenti: «Segnali al governo»

La protesta dei giovani alunni arriva infatti all'indomani degli scontri avvenuti ieri davanti alla facoltà di Scienze politiche dell'università La Sapienza

Roma, Liceo Albertelli occupato dopo tensioni di ieri alla Sapienza, Rete Studenti: «Segnali al governo»
Dalle 8 di questa mattina gli studenti del liceo classico Pilo Albertelli, nel rione Trevi, nel pieno centro storico di Roma hanno occupato l'istituto in segno di protesta...

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Dalle 8 di questa mattina gli studenti del liceo classico Pilo Albertelli, nel rione Trevi, nel pieno centro storico di Roma hanno occupato l'istituto in segno di protesta contro il nuovo governo Meloni. L'iniziativa popolare è scattata dopo le tensioni avvenute ieri, fuori dalla facoltà di scienze politiche della Sapienza, tra studenti e polizia durante un convegno con alcuni esponenti di FDI. 

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Lo striscione fuori dal liceo: «Albertelli occupato»

Dopo aver occupato il liceo e aver acceso alcuni fumogeni, da una delle finestre è stato srotolato uno striscione bianco con la scritta rossa e nera «Albertelli occupato». «Questa è la risposta migliore alla repressione poliziesca e alla deriva reazionaria che abbiamo visto ieri alla Sapienza», scrive il movimento studentesco Osa in una nota.

Le rivendicazioni al centro dell'occupazione, secondo quanto fatto sapere dagli studenti sono: «Opposizione alla Scuola dell'Esclusione che produce disagio psicologico e lo spopolamento della scuola, l'abolizione dell'Alternanza Scuola Lavoro, risoluzione dei problemi di edilizia scolastica dando Soldi alle Scuole e non alle spese militari, Difesa del diritto all'Aborto, e anche Stop invio di armi».

 

«Adesso tocca a noi: raccogliamo il grido di lotta che arriva dall'Albertelli, seguiamone l'esempio e portiamolo in tutte le scuole di Roma per far ripartire la lotta degli studenti. Verso e oltre la Mobilitazione nazionale studentesca del 18 novembre» scrivono gli studenti sui social, aggiungendo: «ogni scuola sarà una battaglia!».

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La "Rete Studenti": «Ci muoviamo verso una grande mobilitazione»

«Questa mattina gli studenti e le studentesse hanno occupato il Liceo Pilo Albertelli a Roma, in zona Termini Esquilino. La prima occupazione in tutto il Paese, costruita per mandare un segnale al Governo che oggi e domani riceverà la fiducia parlamentare. Un Governo che si insedia con premesse pessime: Valditara, complice del taglio di 10 miliardi su scuola e università della Riforma Gelmini, come Ministro dell'Istruzione e l'aggiunta del concetto di "merito" al Ministero sono punti di partenza sconcertanti. Una retorica sui giovani, quella portata avanti in questi primi giorni da Governo e dalla Presidente del Consiglio Meloni, vuota e insopportabile.

Verso le elezioni abbiamo presentato le Cento proposte per la scuola pubblica e 136 candidati, tra Centrosinistra, Unione Popolare e Movimento 5 Stelle lo hanno sottoscritto, ma nessuno dei candidati e delle candidate della Coalizione di Centrodestra ha fatto lo stesso. Il Governo Meloni sarà un Governo contro gli interessi delle studentesse e degli studenti. Per questo oggi siamo complici dell'Occupazione dell'Albertelli a Roma e invitiamo studenti e studentesse ad organizzarsi per mandare segnali che la scuola pubblica è pronta a difendersi contro chi vuole tagli, esclusione e elitarismo. Ci muoviamo verso una grande mobilitazione di tutte le realtà il 18 Novembre. Nessun merito per questo Governo: Vogliamo tutto!», lo scrive la Rete degli studenti.

 

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Il Messaggero