Omicron, D'Amato: «Nel Lazio casi in discesa, a primavera via le mascherine all'aperto»

L'assessore alla Sanità della Regione Lazio: "Sul futuro sono ottimista"

Omicron, D'Amato: «Nel Lazio casi in discesa, a primavera via le mascherine all'aperto»
«Nel Lazio a primavera sarà possibile togliere l'obbligo della mascherina all'aperto». Lo ha annunciato l'assessore alla Sanità della Regione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Nel Lazio a primavera sarà possibile togliere l'obbligo della mascherina all'aperto». Lo ha annunciato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, al termine della cerimonia allo Spallanzani per ricordare il ricovero dei primi casi Covid diagnosticati in Italia, la coppia cinese di Wuhan.

Nel Lazio «è stato raggiunto il plateau e ci aspettiamo nei prossimi giorni una discesa repentina» dei casi di Covid-19 «come in altri Paesi. Continua la vaccinazione con tre dosi della popolazione e a metà febbraio puntiamo al 90% della copertura. Sul futuro sono ottimista».

Omicron, Bassetti: «Fuori dall'emergenza in primavera, raggiungeremo il 100% di immunità»

Omicron 2, scienziati in allerta: «Più contagiosa e veloce, può superare la variante sudafricana»

I DUE CINESI - «Ci sentiamo fortunati e grati all'Italia che ci ha curato e ha accolto l'intera nostra famiglia, anche nostra figlia, che ha trovato in quei giorni difficili una casa ospitale». È il messaggio della coppia cinese, primi casi di Covid diagnosticati in Italia, letto durante la cerimonia in corso all'istituto per i due anni dal loro ricovero. «Siamo stati l'inizio di una storia - hanno aggiunto - di cui speriamo si possa presto porre la parola finire».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero