Roma, il grido di dolore dei Municipi: «Siamo senza mezzi e fondi»

Roma, il grido di dolore dei Municipi: «Siamo senza mezzi e fondi»
Nel X Municipio, le criticità maggiori si registrano lungo la via del Mare, sull'Ostiense e sulla Cristoforo Colombo. Parola dell'assessore pentastellato...

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Nel X Municipio, le criticità maggiori si registrano lungo la via del Mare, sull'Ostiense e sulla Cristoforo Colombo. Parola dell'assessore pentastellato all'Ambiente Alessandro Ieva. In centro storico il quartiere di Prati è zona rossa: a rischio crollo gli alberi e i rami di molte strade, da viale delle Milizie a tutti i lungotevere. Sulla Prenestina basta una folata in più di vento, anche in assenza di pioggia, che la giunta del grillino Giovanni Boccuzzi trema: «Ci appelliamo alla speranza dice il presidente del M5S ma poi c'è pure chi muore disperato». Terrorizzati i presidenti di molti municipi della Capitale, quelli che guidano i territorio più verdi di Roma e che si trovano con le mani legate perché non hanno strumenti e poteri per intervenire sulle alberature pericolanti di molte zone e strade dove la responsabilità e la seguente gestione è in capo al dipartimento Ambiente del Comune. Così, in assenza di un piano certo e strutturato per avviare interventi di messa in sicurezza, di taglio e di abbattimento di decine di alberi morti e a rischio crollo, non gli resta che appellarsi alla buona sorte. C'è anche chi però va oltre e invoca l'intervento dell'esercito, come nel caso del II Municipio dove, la presidente Francesca Del Bello, lo scorso 18 luglio ha preso carta e penna e scritto al prefetto, Paola Basilone. «Nel nostro territorio scrive la Del Bello si sono verificati circa 400 episodi tra cadute di alberi e distacchi di rami che hanno messo in serio pericolo la pubblica incolumità».


L'APPELLO AL PREFETTO
«Le condizioni in cui versa il dipartimento Tutela Ambientale prosegue la missiva non garantiscono una rapida gestione dell'emergenza» pertanto, invocando la Costituzione e l'articolo 118, al braccio operativo del governo su Roma si chiede «di voler intervenire per la protezione e l'incolumità dei cittadini» dal momento che il Comune non è in grado. Scenari quasi apocalittici e lamentele che piovono non solo dai mini-comuni a guida Pd. «È difficile non riuscire a chiedersi analizza Monica Lozzi, presidente cinquestelle del VII Municipio come mai da almeno tre anni il dipartimento Ambiente non riesce a muoversi, la situazione è critica». Nel suo territorio ci sono almeno 30 alberi che andrebbero non solo potati ma «abbattuti completamente e sostituiti da tempo in via Appio Claudio prosegue la presidente gli ultimi solleciti li abbiamo trasmessi la scorsa settimana ma ancora è tutto fermo».

LE ALTRE URGENZE

Le criticità proseguono in via dei Salesiani «Dove abbiamo inoltrato altre segnalazioni e in quasi tutte le traverse di via Tuscolana e via Appia dove ci sono platani da potare». Non va meglio in V Municipio: «a Centocelle analizza il presidente Boccuzzi alla Maranella ma anche in via San Pietro di Basselica dove abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni, alcune anche da parte di una farmacia che si è vista i rami dentro al locale». La situazione più pericolosa è sulla Prenestina: «Quando piove o tira vento conclude il presidente ci sono dei problemi, gli alberi sono molto vecchi, poi per il fatto delle rotaie del tram dobbiamo spesso livellare la strada intervenendo sulle radici e questo indebolisce alberi già malati o morti, solo che su questi non dobbiamo intervenire noi». A Ostia l'assessore all'Ambiente Ieva fa due conti: «Il nostro Municipio conta un milione e mezzo di mq di verde, servirebbero almeno 4 milioni di euro l'anno ma ne abbiamo meno della metà e appena 13 giardinieri. Stiamo avviando il nostro monitoraggio e censimento per circa 6 mila alberi e piante ma abbiamo strade trafficatissime e gestite dal Comune che sono a rischio come appunto la via del Mare, l'Ostiense e la Colombo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero