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Sono circa 20.000 i romani più "a rischio" costretti a modificare in tutto (o in parte) la loro professione per colpa dell'intelligenza artificiale. Un dossier di Cna Roma parla chiaro: ci sono categorie più esposte che devono rivedere a breve il lavoro che fanno.
Il Centro studi della sede capitolina della Confederazione nazionale dell'artigianato ha valutato tre fattori incidenti, la grande distribuzione organizzata (che modifica i luoghi di vendita), la digitalizzazione e soprattutto l'intelligenza artificiale che porterà ad acquisti basati su previsioni di trend e su simulazioni anche con la realtà virtuale. Algoritmi che faranno studi, che anticiperanno consumi e abitudini. Tre aspetti, dunque, che possono costituire campanelli d'allarme per il cambiamento. Ebbene, secondo Cna Roma le professioni più a rischio, da "bollino rosso" sono gli assicuratori, i consulenti finanziari, i progettisti, i web designer, gli agenti di viaggio, i commercianti di abbigliamento, i ristoratori tradizionali (quindi, che non fanno consegne a domicilio).
LE TRASFORMAZIONI
«Ci aspettiamo una forte partecipazione proprio da parte delle Piccole e medie imprese che più che vivere tutto questo come un rischio possono vederlo come un'opportunità - spiega Stefano Capezzone, presidente di Cna Digitale Roma - Il mercato del lavoro subirà trasformazioni importanti con conseguenze sull'intero sistema economico. Molte figure professionali scompariranno rapidamente e andranno sostituite con altre figure dotate di competenze e capacità radicalmente diverse, in grado di governare e sfruttare i nuovi strumenti, tanti mestieri diventeranno obsoleti». Le sfide della digitalizzazione si intrecceranno con il futuro della città: prima di tutto, con il Giubileo e con il grande afflusso di pellegrini per il 2025. «Le imprese che sapranno riposizionarsi nel brevissimo termine e riorganizzarsi per sfruttare queste nuove tecnologie acquisiranno un immediato vantaggio competitivo rispetto ai propri concorrenti, che saranno destinati a perdere significative quote di mercato - Sono convinto che le intelligenze artificiali generative costituiscano una rivoluzione epocale destinata a cambiare profondamente il nostro modo di lavorare e il nostro rapporto con gli strumenti digitali. Sono sfide importanti per l'economia della città e per rafforzare l'entità di una Capitale con numeri in crescita anche sul fronte del turismo».giampiero.valenza@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero