Halloween a Roma, feste con il trucco: in albergo o nei locali all’alba per aggirare i divieti

Dagli after-hours all’alba con djset fino alle cene-spettacolo, passando ai pranzi in maschera (e, forse, con mascherina). Halloween è alle porte e c’è...

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Dagli after-hours all’alba con djset fino alle cene-spettacolo, passando ai pranzi in maschera (e, forse, con mascherina). Halloween è alle porte e c’è chi – tra quanti lavoravano nell’intrattenimento notturno, “spento” dagli ultimi Dpcm – non si è voluto rassegnare. Sulla carta è tutto legale, al netto degli assembramenti che queste situazioni festose potrebbero creare. Ma come è possibile organizzare una cena con tanto di intrattenimento musicale? L’ultimo Dpcm, che fissa una sorta di coprifuoco per le attività ristorative alle 18, ha lasciato relativa “libertà” agli hotel e ai ristoranti che si trovano al loro interno. Ad una condizione: che chi vi ceni, abbia prenotato una stanza. E così, la sera del 31 ottobre, ecco che un 4 stelle di via d’Ara Coeli, ha organizzato “Halloween on the rooftop”. 

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TARGET GIOVANISSIMI


Target di giovanissimi – a giudicare dai Pr che sono stati arruolati, spesso dalle più popolari discoteche della capitale – costo di 130 euro, per due persone, comprensive di dinner e pernottamento. Chiaramente non vengono applicate le tariffe tradizionali di questo tipo di hotel: un modo per “convincere” il pubblico ad acquistare il pacchetto completo. «Ultime disponibilità», scriveva ieri su Instagram uno dei Pr. Stesso escamotage anche in un hotel di via Nazionale, che pure ha scelto di usare i promoter di alcune note discoteche, ormai chiuse. Qui si pagano 70 euro a persona per la cena e poi la stanza: «Ma abbiamo dei prezzi scontati per l’occasione», spiegava la centralinista. «Sono degli escamotage che non approviamo: in un momento come questo sono totalmente fuori luogo – attacca Antonio Flamini, presidente del Silb Roma, il sindacato dei locali da ballo - Capisco che ci possano essere attività in grande difficoltà ma queste iniziative, anche dal punto di vista etico, sono inaccettabili. A nostro avviso, non risolvono nulla e, anzi, creano problemi e rappresentano un danno per la categoria degli albergatori».

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SI BEVE DALLE 5


Ma questo non è l’unico modo escogitato per “dribblare” il Dpcm. Seguendo l’esempio di un alcuni ristoranti veneti, che servono gli aperitivi alle 5 del mattino appena finisce il coprifuoco sanitario, a Campo de’ Fiori spunta l’”after hour” alcolico con djset. “Halloween afterhour”, il nome dell’iniziativa pubblicizzata sui social da un locale che ha anche una sede in via del Gazometro. Prezzo all inclusive: aperitivo, brunch, drink a 30 euro. I posti sono limitati: si accede solo su prenotazione. Allo stesso modo, con la chiusura alle 18, gli organizzatori delle cosiddette “cene-spettacolo” hanno dovuto anticipare i loro party (seduti). Sabato, all’Eur, in una popolare discoteca di viale della Civiltà Romana, ecco il “pranzo in maschera”, con tanto di pianobar. Gli studenti della Lumsa, invece, (senza alcun accordo con l’ateneo, che è estraneo all’organizzazione dell’evento), danno vita ad una festa in via del Governo Vecchio: dj set, dalle 13 alle 18. L’attenzione da parte della polizia amministrativa è massima, a partire dai social: l’obiettivo è di evitare, per la notte di Halloween, che i locali possano trasformarsi in luoghi a rischio contagio.

 

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Il Messaggero