Vent'anni di reclusione con rito abbreviato per il talent scout pedofilo. Giuseppe Rocchi, 49 anni, di Guidonia, arrestato lo scorso anno, ha abusato per anni di 11 bambini,...
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I RISARCIMENTI
Dovrà pagare le spese processuali e quelle del suo mantenimento in carcere. E dovrà risarcire le vittime: i danni sono da liquidarsi in separata sede, ma intanto sono state riconosciute provvisionali da 50 a 10mila euro per un totale di 395mila euro. «Ottima sentenza, a volte per i femminicidi, in abbreviato, si registrano pene inferiori dice l'avvocato Geraldine Pagano di Differenza Donna che con la collega Cristina Cerrato rappresenta alcune parti offese - Parliamo di intere famiglie a cui quest'uomo ha distrutto la vita. Ci sono ragazzi che non si danno pace per non aver parlato subito e genitori che si colpevolizzano per essersi fidati di lui».
LE ATTENZIONI
Rocchi aveva incastrato i piccoli in una rete fatta di attenzioni, regali e soggezione psicologica. Mamme e papà in alcuni casi hanno dovuto pure sopportare di vedersi arrivare dal carcere lettere in cui Rocchi pretendeva di accampare giustificazioni, di dire addirittura di voler bene ai bambini. Tutto è iniziato dal racconto in consultorio di un adolescente. Da anni soffriva di attacchi di panico. Toccando il tasto giusto è venuto fuori tutto quello che aveva subìto negli ultimi otto anni. Attenzioni, violenze e paure nascoste. Da qui sono partiti i poliziotti del pool antiviolenza di Tivoli, diretti dall'ispettore superiore Davide Sinibaldi. Decisive le perquisizioni in casa di Rocchi dove è stata trovata una galleria degli orrori: l'uomo era solito riprendere gli incontri con i minori. Lo faceva con una telecamera nascosta dentro una cassa stereo, collegata ad un pc. Usava anche i social per la sua attività di talent scout: messaggi colorati in cui, rivolgendosi ai genitori, cercava baby cantati, ballerini, animatori e dj.
Elena Ceravolo
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Il Messaggero