Guidonia, famiglie di volpi nel centro abitato di Collefiorito: «Non bisogna averne paura»

Le volpi vicino al centro abitato di Collefiorito
Volpi in pieno centro abitato a Collefiorito di Guidonia. Sono state immortalate mentre attraversano la strada o anche comodamente sdraiate al sole nello skatepark. ...

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Volpi in pieno centro abitato a Collefiorito di Guidonia. Sono state immortalate mentre attraversano la strada o anche comodamente sdraiate al sole nello skatepark.

I post sugli avvistamenti si sono rincorsi sui social, tanto che sul caso è intervenuta l’associazione naturalistica Valle Aniene (Anva) per raccontare i dati di due anni di monitoraggio: «Sappiamo che nel 2017 – spiega Francesco Cervoni, vicepresidente Anva – c’erano una femmina adulta, soprannominata “Lella”, con quattro cuccioli. Nel 2018 invece, c’erano un maschio adulto, soprannominato “Lello”, la nostra mascotte, ma anche otto cuccioli, che si sono ridotti a cinque verso fine estate».
Ultimamente pare che oltre “Lello” sia presente anche una femmina con un “pennacchio bianco” sulla coda. Per gli esperti dell’Anva il caso delle volpi in città non è singolare: «Sono animali opportunisti – spiegano – ed è normale trovarli vicino alle abitazioni, dove molto spesso si riproducono e curano la prole. La convivenza con l’uomo aiuta questa specie a procurarsi il cibo». E’ anche vero che se di solito si osservano a distanze superiori ai 30 metri, a Collefiorito gli incontri possono avvenire anche a meno di due metri. Motivo per cui sarebbe opportuno seguire alcune regole: «Sono sempre animali selvatici – spiega Cervoni – e non vanno abituati ad accettare il cibo dalle nostre mani; in caso di avvistamenti, tenere al guinzaglio i cani che potrebbero ucciderle; cercare di mantenere sempre una certa distanza e, cosa più importante, non rincorrerle e non tirarle oggetti addosso».
Il fenomeno ha anche sollevato preoccupazioni su rischi di trasmissione di malattie. «Quello che più impaurisce è la rabbia – informa Daniele Marini, veterinario e presidente Anva – ma non c’è ragione di avere paura delle volpi urbane, non più di quanto si dovrebbe aver paura di un cane randagio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero