Giubileo, Alemanno: «Allarme terrorismo Subito una mappa di tutti i centri islamici»

Giubileo, Alemanno: «Allarme terrorismo Subito una mappa di tutti i centri islamici»
Un albo obbligatorio delle associazioni o organizzazioni religiose musulmane che non hanno sottoscritto intese con lo Stato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un albo obbligatorio delle associazioni o


organizzazioni religiose musulmane che non hanno sottoscritto intese con lo Stato italiano e che svolgono attività di culto a Roma.



E' la proposta di Gianni Alemanno (Prima l'Italia), che presto sarà accompagnata da una delibera da presentare all'esame dell'Aula. La mappatura punta a scandagliare la situazione dei centri di matrice islamica presenti nella Capitale.



Questo, secondo l'ex sindaco, in ragione anche della particolare situazione internazionale e alla minaccia terroristica. La delibera prevede «l'istituzione di un albo obbligatorio tenuto dal Gabinetto del sindaco, cui potranno iscriversi le associazioni e organismi che ne faranno richiesta, a patto che rispettino alcune regole».



Nella delibera di Alemanno si chiedono anche alcune previsioni pratiche: la distanza di almeno 500 metri da un centro di culto a un altro, parcheggi per un'area pari al 200% della superficie calpestabile interna. I responsabili di ogni centro dovranno garantire il rispetto del decoro e della sicurezza, sia all'interno che nell'area.



«C'è un vuoto normativo nazionale e regionale su questo tema, i Comuni sono lasciati a loro stessi. Ma il problema c'è. Cosa può fare il Comune di Roma? Può fare in modo che ci sia un netto discrimine tra fondamentalismo e pratica religiosa», ha dichiarato Alemanno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero