Morto Gigi Proietti, i biglietti dei romani davanti alla clinica: «Sta mandrakata non ce la dovevi fa'»

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«Sta mandrakata non ce la dovevi fa. Grazie per quello che ci hai regalato». Firmato Luca e Silvia. Il primo biglietto per Gigi Proietti è legato con una piccola rosa rossa sul muretto della clinica romana dove questa mattina all'alba è morto l'attore che ha preso il cuore del pubblico con il personaggio «Mandrake» del film "Febbre da cavallo".

Molti i fan che stanno visitando gli esterni della clinica e lasciando mazzi di fiori, tra questi anche allievi della scuola di recitazione. «Gigi secondo me non voleva diventare un ottantenne, ci ha salutato prima. Ultimamente non era stato bene ma era lui che sosteneva noi. Voglio spendere una parola per la moglie e le figlie, due persone straordinarie - ha raccontato una allieva e amica -. Il ricordo più bello di 40 anni insieme, tra la scuola di recitazione che ho frequentato, le serate e le vacanze insieme a Ponza, tutto in grande semplicità, e di quanto ci ha fatto ridere. È stato un grande dono poter condividere dei momenti insieme».

Tra i fan una donna ha lasciato una pianta e un'immagine dell'attore: «Era come uno di famiglia per me e rappresentava per me i ruoli più importanti - ha detto -. Di beffe ne ha avute tante Gigi. Ha sofferto tanto, tutti gli sono stati avversi, ha speso la sua vita da gran signore, ed è un esempio. Un grandissimo esempio. Basti vedere le persone esemplari uscite dal suo laboratorio».

«Gigi sei immortale» urlano alcuni ammiratori di Proietti davanti alla clinica romana dove all'alba è morto l'attore. Applausi e fiori, tanti, di quanti silenziosi e senza assembramenti passano per rendere omaggio al 'cavaliere nerò della Città.

«Al più grande dei grandi», c'è scritto nel biglietto accompagnato da un mazzo di rose rosse e arancio che ha lasciato l'ennesimo fan davanti a Villa Margherita in via di Villa Massimo. 

Continuano ad arrivare fiori e messaggi d'addio.

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Il Messaggero