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Da quando Tiziana non c'è più, Giacomino, detto anche Giaco, non entra più nella sua stanza, nella casa a Monteverde. Si ferma all'ingresso e non ne varca la soglia. Sono passati 6 giorni, e lui passa il tempo tra la cuccia e le cure di Carla e Dodi, che adesso fanno di tutto per non fargli mancare un briciolo dell'affetto che lo aveva protetto fino ad allora. Tiziana Mazzi se ne è andata il 16 novembre e già da qualche giorno Giaco aveva capito che sarebbe successo qualcosa di brutto. Evitava la sua camera, non per ignorarla, ma per paura. «E' un cane fifone», dice chi è rimasto stregato dai suoi occhi, di una dolcezza unica. Lo aveva adottato, dopo che questo era stato abbandonato nella campagne sarde, nella provincia dell'Ogliastra. Aveva trovato un annuncio sul web, con un appello, e aveva deciso che lo avrebbe sottratto alla tristezza e alla solitudine che segnano, spesso a vita, i cani trovatelli. Subito si erano trovati bene insieme, intrecciando le loro esistenze e colmando il bisogno che avevano l'uno dell'altra. Carla e Dodi, ora, sono le sue due nuove mamme che conosce bene, perché già condividevano spazi e tempi e Giaco sembra aver capito che da qualche parte la sua Tiziana dovrà essere contenta dell'amore che lo avvolge, anche in sua memoria.
marco.pasqua@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero