Quando la festa inizia alle 22.30 e mamma fa: «Torna tra un'ora»

Quando la festa inizia alle 22.30 e mamma fa: «Torna tra un'ora»
Mamma, ragiona: se la festa inizia alle 22.30 che senso ha farmi rientrare alle 23.30?». E venne il giorno di mettersi alla prova, scegliere tra divertimento e regole, orari...

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Mamma, ragiona: se la festa inizia alle 22.30 che senso ha farmi rientrare alle 23.30?». E venne il giorno di mettersi alla prova, scegliere tra divertimento e regole, orari approssimativi e ansia. Mica facile. Molti liceali del primo anno nel weekend hanno provato l’ebbrezza della prima uscita notturna in una discoteca vera, di quelle caciarone e alla moda, dove entri, ti perdi gli amici e ti ritrovi intimo di sconosciute/i, di quelle che finiscono pure sui giornali per gli eccessi e le liti all’esterno. Anche per questo il tam tam tra genitori è stato frenetico: a che ora si entra?; qual è l’organizzazione?; a mezzanotte a casa? Ma non doveva essere aperta solo a quelli del nostro liceo? Ognuna, imberbe come i 15enni in libera uscita, si è messa alla prova: c’è chi non era pronta e ha scelto attesa e mutismo; chi è andata a cena nei pressi del quartiere in cui era la festa e chi se ne è proprio partita, grande coraggio. Meglio. Non sa che Cenerentola portava un toppino striminzito e come tutte non passava inosservata così acchittata. Ne sanno qualcosa i papà appostati dall’una nei pressi dell’Eur. «Ma quella sta a scuola tua?», è sfuggito. La cosa più divertente è che mentre i ragazzi erano in fila, i cancelli ancora chiusi, qualcuno pretendeva rientrassero. Che noia questi genitori moderni.
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Il Messaggero