Galassia Luther: a Santa Cecilia filosofia, jazz e teatro per i 500 anni della Riforma protestante

Galassia Luther: a Santa Cecilia filosofia, jazz e teatro per i 500 anni della Riforma protestante
A 500 anni dalla Riforma di Martin Lutero al Goethe-Institut dedica una serata speciale al grande teologo tedesco. Un evento, Galassia Luther, adatta a ogni tipo di pubblico, al...

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A 500 anni dalla Riforma di Martin Lutero al Goethe-Institut dedica una serata speciale al grande teologo tedesco. Un evento, Galassia Luther, adatta a ogni tipo di pubblico, al via il 19 ottobre alle 18.30 presso la Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia a via dei Greci 18 a Roma.  L’appuntamento sarà, infatti, scandito in tre momenti di riflessione e intrattenimento pensati sia per un pubblico appassionato di filosofia sia per gli agli amanti del jazz e del teatro. Dopo i saluti della direttrice del Goethe-Institut, Gabriele Kreuter-Lenz, il filosofo Giacomo Marramao interverrà con una lectio magistralis dal titolo, Saeculum: l'eredità della Riforma e il destino dell'Europa.  All’incontro seguiranno il concerto jazz di Paolo Damiani, Silenzi Luterani  con testi di Pier Paolo Pasolini e Martin Lutero (Daniele Tittarelli, sassofoni, solista ospite; Paolo Damiani, contrabbasso, musiche, arrangiamenti; Daniela Troilo, voce, arrangiamenti; Marta Alquati, voce; Daphne Nisi, voce; Laura Sciocchetti, voce; Erica Scherl, violino; Lewis Saccocci, pianoforte; Francesco Merenda, batteria).


E  infine  spettacolo teatrale "Non un’opera buona" della compagnia Il Servomuto: a cinquecento anni dall’affissione delle 95 tesi al portone della Chiesa di Wittenberg, ancora non esiste un’opinione univoca sulla natura dell’uomo Martin Lutero. Partendo da fonti dell’epoca, documentali e iconografiche, da saggi e testi teatrali - come il più̀ famoso Lutero di Osborne - la drammaturgia originale prova a gettare luce su tutti quegli aspetti controversi di un uomo che, pur in un rapporto ambiguo con il peccato, si oppose strenuamente ad un Papato che aveva reso la Chiesa terreno fertile per il mercato di indulgenze e che affrontava in quegli anni la sua ora più buia. Il regista Mario Scandale: «Durante il primo periodo di studio e ricerca ci siamo resi conto dell’esistenza forte discrasia sulle fonti, per la maggior parte di matrice cattolica anziché protestante e ci siamo continuamente interrogati sulle tante versioni diverse che vengono attribuite a quest’uomo, sul come tante anime possano conciliarsi in una sola. Abbiamo quindi deciso di mettere in scena proprio queste molte anime di Lutero». In scena Emmanuele Aita, Luisa Borini, Gabriele Genovese, Roberto Marinelli. L'ingresso è libero  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero