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La morta di Gaia Menga, prosegue l'inchiesta: la Procura affiderà una consulenza per stabilire la dinamica dell'incidente e la velocità a cui procedeva l'auto su cui si trovava la 13enne morta nella notte tra sabato e domenica in via Laurentina, a Roma. Nell'inchiesta dei magistrati di piazzale Clodio, che vede indagata l'amica della madre della vittima, che era alla guida dell'auto, si procede per omicidio stradale e lesioni.
Ieri intanto, come disposto dalla pm titolare del fascicolo Margherita Pinto, è stata eseguita l'autopsia sulla tredicenne e dagli esiti dell'esame è attesa una risposta anche per appurare se indossasse o meno la cintura di sicurezza. Secondo quanto ricostruito, l'auto, arrivata all'altezza di via Giovanni Gutenberg ha impattato contro la rotatoria ribaltandosi più volte e per la tredicenne, trasportata all'ospedale Sant'Eugenio, non c'è stato nulla da fare.
LE INDAGINI
I magistrati di piazzale Clodio hanno avviato una indagine per omicidio stradale iscrivendo nel registro la madre e una sua amica che erano a bordo della Golf, presa a noleggio, che intorno alle 2 di notte è andata a sbattere contro una rotatoria all'altezza dell'incrocio con via Giovanni Gutenberg, non lontano da Trigoria, nel quadrante sud della Capitale. Al momento gli inquirenti, che hanno ascoltato le due donne, devono accertare chi delle due fosse al volante della vettura. Nelle ore successive al drammatico impatto tra le due c'è stato un rimpallo di responsabilità su chi stesse guidando. Altro elemento che dovrà essere accertato è la velocità a cui viaggiava l'auto che dopo avere impattato si è ribaltata per almeno tre volte. Non escluso che la Golf stesse viaggiando ad una velocità superiore al consentito in quel tratto di via Laurentina.
La ragazzina sedeva dietro senza cintura di sicurezza e senza il rialzo che è obbligatorio per i minorenni con una altezza inferiore al metro e cinquanta.
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Il Messaggero