Cento pannelli solari sradicati dal tetto in una notte, una ventina di panche, ma anche un compressore ad aria per gonfiare la piscina dei bimbi. E poi casse, microfoni e ogni...
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«Chiediamo controlli dice Luciano Di Pietrantonio, parrocchiano, attivissimo ottantenne, ex consigliere Dc nella giunta Carraro l'ufficio speciale rom, sinti e caminanti del Campidoglio deve effettuare un reale accertamento sulle presenze». I residenti spiegano che negli ultimi anni i nomadi sono aumentati e denunciano un viavai continuo di persone. «Il campo è uno dei più piccoli della Capitale e per tanti anni non ha mai dato problemi, poi la popolazione all'interno ha iniziato ad aumentare e allora la strada è diventata un'immensa discarica a cielo aperto, intanto sono aumentati anche i furti in zona» dice Alessandro Moriconi, storico residente, volontario del Gruppo Senso Civico. Ovviamente saranno soltanto le forze dell'ordine ad accertare chi sono i responsabili dei continui raid. Ma nel quartiere la paura e la rabbia purtroppo fanno concentrare l'attenzione sul campo.
TRA PAURA E RABBIA
Il parroco con pochissime parole spiega la dinamica dell'ultimo blitz: «Era notte, siamo stati svegliati dai rumori, non sappiamo davvero chi siano i ladri, non possiamo incolpare i nomadi, di sicuro cercheremo di installare allarmi». «Tre malviventi racconta Di Pietrantonio - hanno scavalcato su via dei Gordiani l'inferriata del cortile, forzato il portone d'ingresso della parrocchia, per passare attraverso la chiesa, e dopo aver danneggiato porte e vetri, sono entrati negli uffici alla ricerca di materiale da portare via, mettendo a soqquadro gli arredamenti. Sono arrivate subito dopo le pattuglie dei carabinieri, ma i ladri già si erano dati alla fuga». I ladri hanno portato via un vecchio pc e non trovando altro hanno rubato anche le monetine delle offerte.LEGGI ANCHE Rapinatore seriale di donne anziane preso dalla polizia nel quartiere Vescovio
L'APPELLO
La parrocchia è a pochi passi dal campo nomadi, «siamo un po' isolati» dice il parroco. I rifiuti ammassati fuori la baraccopoli arrivano fino al marciapiede che i fedeli devono percorrere. «La situazione è allarmante» denunciano, stanchi di subire soprusi nel silenzio più totale delle istituzioni. I danni subiti dopotutto sono ingenti: almeno 65 mila euro per i pannelli solari divelti, per non parlare del mancato risparmio economico sulle bollette. La chiesa da settantanni è un punto di riferimento per la comunità organizza ancora il presepe in strada e ha un centro di accoglienza per 15 persone. «La comunità parrocchiale - conclude Di Pietrantonio - rivolge un appello al Questore e al Prefetto per eliminare una persecuzione contro una parrocchia che aiuta tante persone».
Il Messaggero