Sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Vasto i responsabili di una serie di furti messi a segno tra Vasto, San Salvo e Lanciano in chiese e appartamenti tra...
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Le abitazioni prese di mira si trovavano principalmente nelle aree periferiche di Vasto, San Salvo e Lanciano. «Nei saccheggi venivano prelevati attrezzi di uso agricolo come scuotitori, motoseghe, compressori di elevato costo prevalentemente di marca Stihl - spiega il maggiore Consales - . L’attività investigativa ha rivelato che gli indagati, subito dopo aver depredato gli immobili, accantonavano la merce asportata in un luogo ritenuto sicuro dopodiché, attraverso alcune piattaforme di annunci on line, inserivano il materiale pubblicandone le fotografie e mettendolo in vendita a prezzi particolarmente vantaggiosi». L'attività investigativa è durata 7 mesi durante i quali i carabinieri sono riusciti a ricostruire i movimenti degli indagati e dei veicoli utilizzati per il trasporto della merce rubata. «Sono più di 20 i furti contestati agli interessati che non hanno risparmiato luoghi di culto ove hanno, previa effrazione, asportato offertori e candelabri».
Il 23 ottobre 2019 era stata presa di mira la chiesa di San Michele a Vasto, ignoti, a ora di pranzo, avevano portato via un candeliere votivo con le offerte e manomesso un secondo candelabro. Era stato il viceparroco, rientrando nella chiesa del santo patrono della città, ad accorgersi del furto. «Nel corso delle investigazioni - aggiunge Consales - sono stati recuperati numerosi attrezzi di carpenteria e oggetti religiosi per un valore di circa 30 mila euro, poi riconsegnati ai legittimi proprietari». I carabinieri stanno ricostruendo tutte le transazioni online avvenute, appurando l'identità di coloro «che hanno acquistato la merce rubata tramite il web in modo da poter tentare di recuperare e riconsegnare agli aventi diritto attrezzi e oggetti a loro asportati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero