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L'ultima dell'elenco è una Range Rover Evoque, sparita nella notte tra mercoledì e giovedì mentre era parcheggiata in via Nino Taranto, a Malafede. I "ricercatori" sono attivati. Chiunque la veda avvisi le forze dell'ordine e pubblichi l'immagine sul web. Il Gruppo "Auto moto rubate ritrova la tua auto o la tua moto" pochi giorni fa ha superato quota 30mila partecipanti, ieri ne contava già 780 di più, ma non c'è niente da festeggiare come sottolinea il suo "papà", un agente immobiliare di 63 anni originario di Milano: «É solo il segnale di quanto sia dilagante il fenomeno e di quanto, soprattutto Roma, ne sia devastata. Una piaga che i cittadini subiscono impotenti tra rabbia e frustrazione. E i cittadini-ricercatori provano a colmare un gap di legalità che li danneggia di continuo: senza auto non puoi lavorare, non puoi portare un parente a fare la dialisi, se hai un figlio disabile poi è un disastro». Non ha dubbi "Mas-simo" questo il suo nick associato all'immagine di un guerriero, come amministratore della pagina: è nella Capitale la vera emergenza. Ad aiutarlo in qualità di moderatori ci sono due romani. «Più di Napoli, più di Milano - dice perentorio - 9 segnalazioni su 10 arrivano dalla Città Eterna. Di giorno le auto e i furgoni spariscono in pieno centro, come se niente fosse, la notte invece i ladri prediligono le periferie».
LA CACCIA
Ma chi sono i ricercatori? «Normali cittadini, volontari, gente che magari in passato ha subito lo choc di un furto e vuole dare una mano a chi ora si trova nelle stesse condizioni.
I RITROVAMENTI
I posti dove vengono ritrovate più spesso le auto? «Ostia e Tor Bella Monaca». E quelli in cui vengono rubate di più? «Ovunque, di giorno nei dintorni della stazione Termini e nei parcheggi dei centri commerciali del Prenestino». Non solo ladri, qualche sguardo nel gruppo lo gettano anche singoli agenti di polizia o carabinieri. «Non si presentano come tali, ma curiosano a caccia di vetture o motorini utilizzati per mettere a segno rapine e altri delitti». "Spaccate" a negozi e farmacie, colpi in banca, sparatorie: tutto a bordo di veicoli rubati. Poi c'è il mercato "nero" dei ricambi, basta farsi un giretto sui market-place e i siti di annunci per trovarne una montagna. Due anni fa Mas-simo, non riuscendo più a stare dietro al gruppo per la quantità di interazioni, ha comunicato l'intenzione di chiuderlo. «Apriti cielo! "Sei la nostra unica speranza" mi dicevano. A quel punto - racconta - si sono offerti i primi moderatori per aiutarmi. Qualcuno però pensava di fare lo sceriffo ed è stato invitato a tirarsi indietro. Ora ce ne servirebbero altri a Milano, Torino, Napoli e in Puglia». Ma il fenomeno dei furti d'auto si può debellare? «Con le depenalizzazioni, mai. Chi viene arrestato il giorno dopo è già fuori». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero