«Chi sbaglia, paga». È inflessibile Virginia Raggi dopo lo scandalo dei furbetti dei rifiuti, portato alla luce grazie a un'inchiesta de Le Iene. In un post...
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«La professionalità dei tanti onesti lavoratori Ama non può e non deve essere oscurata da episodi che, se confermati, sarebbero gravissimi», aggiunge la sindaca. «Resta fermo l'impegno dell'azienda nel perseguire e punire, secondo quanto previsto dal Contratto nazionale del lavoro, questi comportamenti scorretti - le fa eco l'Ama -. «Lo testimoniano i provvedimenti disciplinari comminati nei primi 9 mesi del 2019. In questo periodo sono stati 18 i dipendenti licenziati, dei quali 13 per 'infrazioni inerenti il corretto espletamento della prestazione lavorativà. Sono state infine complessivamente 91 le sospensioni dal lavoro e dalla retribuzione, delle quali 62 hanno riguardato il non corretto svolgimento della propria attività lavorativa».
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«Il comportamento di pochi infedeli - conclude l'azienda - non può però mettere in secondo piano l'impegno e la professionalità della stragrande maggioranza dei 7.500 dipendenti della municipalizzata capitolina, che ogni giorno gestiscono e raccolgono quasi 5mila tonnellate di rifiuti (molto di più del quantitativo di Milano e Napoli messe insieme) da un'area pari a 7 volte Milano, 10 volte Parigi o Barcellona e su una superficie complessiva di circa 1.200 Kmq (3.370 Km di strade servite)». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero