Fiumicino, torna alla luce l'antico ponte di Matidia

Fiumicino, torna alla luce l'antico ponte di Matidia
Prosegue l’azione di recupero storico-ambientale dalle Terme di Matidia a Fiumicino che si trovano oggi sotto una rigogliosa vegetazione. In occasione del secondo...

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Prosegue l’azione di recupero storico-ambientale dalle Terme di Matidia a Fiumicino che si trovano oggi sotto una rigogliosa vegetazione. In occasione del secondo appuntamento, i volontari dell’associazione LaboraStoria si sono spinti anche a ridosso del ponte di Matidia che, in epoca romana, collegava la via Severiana, diretta all’approdo di Ostia Antica e ai porti di Claudio e Traiano, arrivando a tagliare alberature e rovi cresciuti lungo la spalletta seminterrata di uno dei fornici dell’attraversamento. Gli scavi che hanno portato alla luce il ponte attribuito a Salomina Matidia, nipote di Traiano e suocera di Adriano, vennero iniziati nel 1975 proprio vicino alla basilica di Sant’Ippolito oggi patrono del comune di Fiumicino.

«I volontari hanno tagliato una grossa parte di erbacce cresciute a ridosso della staccionata che delimita i resti archeologici delle terme di Matidia – dice Giorgia Cuffaro, presidente dell’associazione Laborastoria -. Abbiamo, inoltre, rimosso i rovi di un percorso che conduce alla spalletta del ponte di Matidia che ora è in parte visibile, anche se presenta l’usura del tempo e soprattutto i danni provocati dalle radici». Laborastoria ha messo in cantiere altre due “archeo-mobilitazioni” attraverso cui arrivare a rendere visitabili sia le Terme che il ponte di Matidia e il prossimo autunno festeggiare, nel sito di notevole pregio storico, l’anniversario della morte di Salomina che risale al 119 d.C. Le Terme di Matidia rappresentano un importante collante per la comunità di Fiumicino, la testimonianza che affondano le proprie radici in tempi lontani e quindi rientrano a pieno titolo nella definizione di parco archeologico in virtù dei valori storici, paesaggistici e ambientali.

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Il Messaggero