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Si sono concluse nel tardo pomeriggio le operazioni di recupero della turbosoffiante affondata nel porto-canale di Fiumicino. La barca adibita alla pesca di molluschi “Aliseo” è stata messa in condizioni di galleggiare grazie all’intervento dell’autogru della ditta “Leonardo Costruzioni” che ha sollevato lo scafo e consentito ai sommozzatori di chiudere la falla lungo il fasciame sopra la poppa. Il mezzo speciale ha sollevato il natante di 13 metri, grazie all’impiego di quattro enormi fasce, e i sommozzatori hanno provveduto, con tavole e una speciale resina epossidica mista a canapa, a chiudere un foro di circa 30 centimetri da cui ha iniziato a imbarcare l’acqua che ha causato in poco tempo l’affondamento. Il personale della Guardia costiera ha seguito tutte le manovre per consentire al natante di tornare a navigare grazie all’opera subacquea dei sommozzatori della ditta MTM Service. Ora l’imbarcazione, dotata di rastrello con cui catturare vongole, telline e cannolicchi, dovrà recarsi in un cantiere nautico della cittadina marinara per un controllo sulla tenuta dello scafo e del motore prima di tornare in mare.
Il Messaggero