Figli denutriti e morsi dai topi, madre violenta a processo a Roma. Il compagno sfugge all'arresto gettandosi in un fiume

A causa dei maltrattamenti ripetuti e della denutrizione il più piccolo dei due ha praticamente perso la vista

Figli denutriti e morsi dai topi, madre violenta a processo. Il compagno sfugge all'arresto gettandosi in un fiume
Sui social sembravano una famiglia felice: lei, il compagno e due...

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Sui social sembravano una famiglia felice: lei, il compagno e due bambini piccoli, tra gite, giochi, qualche viaggio. Ma all'appello, in ogni scatto, mancavano gli altri due figli della donna, di 6 e 8 anni, che per lungo tempo sarebbero stati maltrattati e abbandonati, lasciati quasi morire di fame e di stenti. Ad accorgersi di quei due bambini denutriti, feriti e con il corpo ricoperto da morsi di topo e bruciature sono stati due agenti di polizia giudiziaria in borghese: li hanno visti mentre, da soli nonostante la giovanissima età, camminavano per strada e facevano fatica quasi a reggersi in piedi. A causa dei maltrattamenti ripetuti e della denutrizione il più piccolo dei due ha praticamente perso la vista. Una vicenda che ha fatto finire la madre dei piccoli prima in manette e ora sul banco degli imputati: per lei il pm Antonio Verdi ha chiesto il giudizio immediato. Il compagno, invece, per il momento è riuscito a evitare l'arresto: la scorsa settimana è scappato gettandosi in un fiume.

LE ACCUSE

La donna, di origine rom, ma residente in un appartamento nella Capitale, è accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Ed è stata iscritta sul registro degli indagati anche la madre del compagno, alla quale sarebbero stati più volte affidati i piccoli, compreso il giorno in cui sono usciti di casa da soli. I medici che hanno visitato i fratellini in ospedale hanno detto agli investigatori che stavano rischiando la vita e che il loro intervento è stato provvidenziale. Nonostante le cure, il più piccolo non ha recuperato la vista: i dottori hanno aggiunto che, probabilmente, oltre alla denutrizione estrema il bambino deve avere contratto anche qualche infezione che non è stata curata e che si è aggravata fino alle conseguenze più estreme.

I RACCONTI

Dopo il ricovero in ospedale e dopo l'arresto della madre, quando le condizioni dei fratellini sono migliorate, il pubblico ministero li ha ascoltati con l'assistenza di uno psicologo. I piccoli parlano poco l'italiano, fanno fatica ad esprimersi, anche perché probabilmente in questi anni nessuno si è occupato della loro educazione. Nonostante i disagi nella comunicazione, a chi indaga è stato subito chiaro un dato, impossibile da ignorare: ogni volta che i bambini sentivano nominare la madre e il compagno si spaventavano e, terrorizzati, ripetevano: «Sono cattivi». Avevano paura di dover tornare a casa insieme a loro, temevano di doverli incontrare e, al solo pensiero, venivano assaliti dall'angoscia. In quell'appartamento e nella loro stanzetta sommersa da topi e rifiuti, però, non sono tornati: sono stati affidati a una casa famiglia e hanno intrapreso un percorso di cure, anche psicologiche.

LE LESIONI

Il sospetto della Procura è che i due bambini siano stati anche picchiati in modo violento, oltre che abbandonati in situazioni di estremo pericolo e in condizioni igieniche e sanitarie precarie. Dalle visite fatte in ospedale è emersa la presenza sul corpo dei piccoli di diversi morsi di animale, probabilmente di topo, oltre che di insetti. Ma sono state trovate anche molte cicatrici, compatibili con i segni lasciati da bruciature di sigaretta e ferite. La madre dei piccoli non è ritenuta l'unica responsabile delle lesioni e dei maltrattamenti: anche il compagno è sotto accusa e le contestazioni sono pesanti, tanto che il magistrato aveva chiesto e ottenuto pure per lui l'arresto. Dalle indagini, inoltre, è emerso che la coppia, prima dell'esplosione del caso, si stava organizzando per trasferirsi in Francia con gli altri due figli. Non è chiaro che fine avrebbero fatto i bambini ora affidati ai servizi sociali. Il padre biologico dei piccoli, inoltre, non è una figura presente: da tempo abita all'estero e ha pochissimi contatti con la famiglia.
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Il Messaggero