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La stazione Tiburtina un incubatore di nuove tecnologie. Una rambla a via Cave di Pietralata. Proprio le ex fabbriche del quartiere destinate a ospitare i padiglioni e in seguito centri di ricerca e start up. Un “anello verde” fino a Centocelle e l’Aniene ripulito e navigabile. Con Roma Est, oggi preda del degrado, rivoluzionata grazie a Expo 2030. Nel progetto preliminare con il quale Roma ha iniziato la corsa per ospitare l’Esposizione internazionale, non a caso, la task force guidata dall’ambasciatore Giuseppe Scognamiglio parla di «Expo diffuso». Si vuole fare del quadrante est, un modello di “città orizzontale”, figlia della rigenerazione urbana e società civile.
Expo 2030, si punta alla riqualificazione dell'Aniene
In quest’ottica il progetto più ambizioso e con il maggiore impatto nell’immaginario cittadino è la riqualificazione dell’Aniene. Il secondo fiume di Roma è talmente sporco che, se ripulito, finirebbe anche per rendere meno torbido il Tevere al quale consegna milioni di metri cubi di acqua. I promotori dell’Expo vogliono non soltanto bonificarlo partendo dai fondale, ma riqualificare il parco che sorge intorno alle sponde e renderlo navigabile verso Tivoli, con overcraft trasformati in vaporini.
Formerà un otto capovolto, come il segno dell’infinito, il territorio di Roma Est sul quale si estenderanno padiglioni e attività dell’Expo.
Più in generale davanti alla stazione Tiburtina, con Ferrovie che già deciso di farne il principale approdo dell’alta velocità, sorgeranno un albergo 5 stelle, lo stazionamento dei bus e un hub multidirezionale che ospiterà start up (il Comune ha già voluto la casa delle tecnologie), abitazioni e uffici. Qui, per esempio, si è insediata la Bnl. Poco più in là, nelle ex aree dello Sdo verso Pietralata, i vecchi capannoni del “Pennicillina” e della Cartiera saranno il principale conglomerato dei padiglioni dell’Expo, ma vista la vicinanza con la Tiburtina Valley, la Sapienza creerà uno studentato e centri di ricerca. Andando più verso Est (il progetto ha già iniziato a vedere la luce) San Basilio sarà oggetto di una riconversione energetica, partendo dalla coibentazione delle case. Il grosso dei cantieri partirà tra il 2024 e il 2025. Intanto il Comune ha già accelerato sulla mobilità ampliando le corsie della Tiburtina verso il Gra, liberate quelle intorno alla stazione, poi tramvie e una Rambla pedonale a Pietralata. Intanto la ministra Fabiana Dadone ha annunciato lo stanziamento di 80 milioni per la riqualificazione del Foro Italico.
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Il Messaggero