Roma, sgomberato l'ex Mattatoio a Testaccio: era occupato da 23 abusivi. L'area restituita alla Sovrintendenza

All'interno si erano rifugiati bosniaci, tunisini, algerini e rom

Roma, sgomberato l'ex Mattatoio a Testaccio: era occupato da 23 abusivi. L'area restituita alla Sovrintendenza
I primi vivevano nell'ombra, a ridosso di spazi culturali e luoghi per studenti. In capannoni del Comune. I secondi, sotto gli occhi di tutti, turisti, passanti, pendolari,...

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I primi vivevano nell'ombra, a ridosso di spazi culturali e luoghi per studenti. In capannoni del Comune. I secondi, sotto gli occhi di tutti, turisti, passanti, pendolari, nei pressi della Stazione Termini. Giornata di sgomberi e lotta al degrado quella di ieri. Il primo blitz, all'alba, l'ha effettuato la Polizia Locale, gruppo Gssu (Gruppo sicurezza sociale urbana), che ha provveduto a sgomberare due capannoni di proprietà di Roma Capitale all'ex Mattatoio di Ponte Testaccio. Si tratta di due aree che sono state restituite al Patrimonio e alla Sovrintendenza capitolina, interamente bonificate, in attesa di essere adibite ad altri scopi. All'interno dell'ex Mattatoio gli agenti della Municipale hanno trovato 23 persone - 20 uomini e 3 donne - di una fascia d'età compresa tra i 30 e i 50 anni. Agli occupanti abusivi, per lo più bosniaci, tunisini, algerini e rom è stata offerta assistenza alloggiativa alternativa dalla Sala Operativa Sociale di Roma Capitale. Una ditta preposta si occuperà d'ora in poi di monitorare il sito h 24, per scongiurare occupazioni, in attesa di nuove assegnazioni.

 

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All'ex Mattatoio convivono gli spazi dell'Università - all'interno dei quali, pochi giorni fa, si è tenuta la terza sessione del dibattito pubblico sul progetto Stadio della Roma di Pietralata - e capannoni abbandonati che diventano rifugio per disperati: da una parte studenti e libri, dall'altra panni stesi e giacigli. Ma anche favelas, discariche e pericoli, come accaduto qualche mese fa quando è divampato un incendio forse per un fuoco acceso per scaldarsi o cucinare, in uno dei tanti rifugi nascosti tra i canneti lungo il Tevere, all'altezza di ponte Testaccio, nei pressi appunto dell'ex Mattatoio.

IN CENTRO

Sempre ieri mattina un altro importante blitz ha coinvolto il centro di Roma, in particolare la zona della Stazione Termini assediata da continui bivacchi nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine. I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini, con la collaborazione delle unità antidegrado del comune di Roma Capitale, hanno proceduto allo sgombero di bivacchi e giacigli di fortuna in piazza dei Cinquecento davanti alla pensilina di accesso alla fermata della metropolitana, sotto i colonnati ma anche sparsi qua e là in mezzo alla strada. Le attività si sono infatti estese in tutta la piazza, dai parcheggi fino ai giardini Einaudi. L'area è stata sgomberata e, grazie all'intervento del personale dell'Ama, i luoghi sono stati igienizzati e messi in sicurezza. Anche in questo caso, a nove persone, per la prima volta censite come stanziali nella piazza, è stata offerta accoglienza presso strutture dedicate da parte dell'unità Assistenza Emarginati del Comune di Roma Capitale, ma tutti hanno rifiutato.

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IL PIANO

L'attività rientra nell'ambito di un più ampio piano strategico pianificato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per contrastare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità, in linea con l'azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.
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Il Messaggero