A San Lorenzo un raduno rap lungo 12 ore, insorge la Lega: intervenga il Comune

Uno dei party all'Ex Dogana
Un raduno lungo 12 ore. Dodici di ore di musica non-stop, nel cuore di San Lorenzo: dalle sei di pomeriggio, alle 6 di mattina, all'Ex Dogana. Un raduno di rapper romani, che,...

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Un raduno lungo 12 ore. Dodici di ore di musica non-stop, nel cuore di San Lorenzo: dalle sei di pomeriggio, alle 6 di mattina, all'Ex Dogana. Un raduno di rapper romani, che, in questi giorni, hanno iniziato a chiamare a raccolta i loro seguaci sui canali social per il prossimo 12 ottobre. Un invito che, però, non è passato inosservato ai residenti, preoccupati dalla notte di inferno che li aspetta, e alla Lega. 




«È sempre più una città senza regole - attacca Fabrizio Santori, esponente romano del partito di Matteo Salvini - Ne sono un esempio le 12 ore non stop di un festival musicale previsto il prossimo 12 ottobre fino alle 6 di mattina. L'evento denominato 12h LoveFest è già stato ampiamente pubblicizzato in diversi siti di vendita ticket e sui siti delle gang che parteciperanno, immaginiamo che possa essere già stato autorizzato dal Comune di Roma sulla salute dei residenti già disperati da mesi e mesi di frastuono. Crediamo sia opportuno un immeditato intervento del Campidoglio per evitare l'ennesimo evento che propaga in tutta l'area limitrofa all'ex Dogana un rumore assordante inaccettabile
». «A tal proposito invieremo una formale comunicazione al Comando del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale - sottolinea Santori - al fine di verificare eventuali autorizzazioni o comunque evitare che il cosiddetto Love Fest divenga un after hour senza controllo». «Tralasciando commenti in merito ai contenuti e agli atteggiamenti di alcune gang e rapper che si avvicenderanno sul palco - evidenzia Santori - è necessario però tutelare i residenti facendo riferimento al regolamento comunale sull'apertura dei pubblcii esercizi e sulla modalità e orari di svolgimento degli eventi. Il Comune di Roma deve tutelare ed assicurare la quiete e la tranquillità delle persone quale presupposto della qualità della vita in città, opponendo divieto a chiunque di disturbare, con il proprio comportamento nei luoghi pubblici, la pubblica quiete delle persone soprattutto se si pensa che questo festival sembra prolungarsi fino alle 6 di mattina» conclude Santori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero