Roma, ai domiciliari scava un tunnel nel muro per andare dalla fidanzata

Roma, ai domiciliari scava un tunnel nel muro per andare dalla fidanzata
Ha scavato a colpi di martello un cunicolo segreto fra le mura di casa per trascorrere qualche ora con la fidanzata, eludendo così gli arresti domiciliari. Un vero e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ha scavato a colpi di martello un cunicolo segreto fra le mura di casa per trascorrere qualche ora con la fidanzata, eludendo così gli arresti domiciliari. Un vero e proprio tunnel clandestino, come nel film Fuga per la libertà, per passare indisturbato dal suo appartamento a quello del vicino senza essere notato dall'esterno. Credeva di in questo modo di essere al sicuro in caso di controlli improvvisi, data l'estrema vicinanza. Ma la fuga d'amore per un 44enne originario di Reggio Calabria, si è trasformata in una beffa, tanto da ritrovarsi in stato di arresto per evasione, nonostante si trovasse, di fatto, a pochi centimetri dalla sua casa di via Andersen, a Torrevecchia. A scoprire, quasi per caso, l'uomo, mentre si trovava appartato con la sua fidanzata fuori dal suo domicilio, sono stati venerdì sera i carabinieri della compagnia di Trastevere.


LA SOFFIATA
I militari si erano recati presso l'appartamento per controllare uno degli inquilini della casa, in seguito ad una soffiata su un possibile giro di stupefacenti. Poi, però, nel corso della perquisizione all'interno della sua stanza, hanno notato uno strano buco del muro, occultato da un carrello della televisione, un foro di 60 per 80 centimetri, che, dopo aver spostato un settimino di legno, garantiva l'approdo all'appartamento di fianco, il nido d'amore dove il 44enne stava insieme alla fidanzata. «Non volevo stare solo. Sono gravemente malato. Ho bisogno di continua assistenza», ha spiegato l'uomo ai militari una volta scoperto. E lo stesso ha ripetuto ieri mattina, in precarie condizioni fisiche, di fronte al giudice monocratico, che per l'evaso ha disposto nuovamente gli arresti domiciliari in vista del processo. Una misura, giustificata dal suo stato di salute, richiesta anche dal pm d'aula Roberta D'Agata. A patto che il tunnel dell'amore, però, venga chiuso una volta per tutte.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero