Corriere della droga sullo scooter: ​43 chili di droga in un box al Tuscolano

Corriere della droga sullo scooter: 43 chili di droga in un box al Tuscolano
Nascondenva 43 chili di droga in un box al Tuscolano, a Roma. Lo stupefacenete veniva trasportato in zazini e borsoni a bordo di uno scooter Beverly 300. Romano, incensurato,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nascondenva 43 chili di droga in un box al Tuscolano, a Roma. Lo stupefacenete veniva trasportato in zazini e borsoni a bordo di uno scooter Beverly 300. Romano, incensurato, dei Castelli Romani, fingeva di essere un pony express, in realtà era un corriere della droga.


Dopo diversi appostamenti al Tuscolano, gli agenti hanno fermato l'uomo, 35 anni, mentre usciva da un box in via Marco Fulvio Nobiliore. Siamo a Cinecittà, a Roma Est. Addosso aveva 260 panetti di hashish e una busta di marijuana, per oltre 14 chilogrammi di stupefacente. Il corriere, che indossava la divisa di una nota società di trasporto, aveva le chiavi del box dove sono stati trovati oltre 43 kg. di hashish, 2 kg. di marijuana e 50 grammi di cocaina. Negli appostamenti, gli agenti avevano visto l'uomo “fare la spola” tra diverse strade intersecanti via Tuscolana e la rampa del garage L'arresto è avvenuto mercoledì pomeriggio per detenzione finalizzata allo spaccio delle diverse tipologie di stupefacenti 

Oggi, venerdì 12 luglio, a seguito dell’Udienza di convalida dell’arresto, il Giudice per le Indagini Preliminari presso Tribunale di Roma ha disposto che lo stesso fosse tradotto presso il carcere di Regina Coeli, in regime di custodia cautelare.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero