Le ha tentate tutte pur di farlo disintossicare, riportarlo in comunità, strapparlo dalle cattive amicizie e restituirlo a una vita normale. Alla fine, a mamma Claudia...
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Roma, colpo allo spaccio di droga : tra gli arrestati anche il pusher di Ponte Milvio legato a Piscitelli
L'INCUBO
La vita nel loro appartamento di Montesacro si era trasformata in un incubo da quando il ragazzo aveva cominciato a drogarsi. Più di una volta la polizia lo aveva sorpreso anche a cedere qualche grammo a dei coetanei. E nonostante la giovane età, il curriculum criminale del ragazzo si era riempito di precedenti. La mamma coraggio, l'altro giorno, è entrata nella camera da letto del ragazzo per controllare le sue condizioni di salute. «Si era chiuso dentro e non mi rispondeva - ha raccontato la donna ai poliziotti - sono entrata e ho visto sul mobile ancora una volta quegli orribili involucri di cellophane. Ero gonfia di rabbia. Adesso in comunità ti ci rimando io, gli ho detto». La donna ha alzato il telefono, ha contattato gli agenti con cui ormai aveva quasi un filo diretto e ha deciso di denunciare il figlio. «Lo faccio per lui», ha detto. Una extrema ratio dettata dallo sconforto e dall'impotenza di dovere combattere una battaglia, quella contro la droga, che difficilmente una madre da sola può vincere.
OBBLIGO DI FIRMA
Il ragazzo è stato portato in commissariato e trattenuto nelle celle di sicurezza a disposizione dell'autorità giudiziaria per il processo per direttissima. Il giudice ha convalidato il fermo e ha disposto per lui l'obbligo di firma, in attesa che sia effettivamente condotto di nuovo in una comunità per avviare il percorso di recupero.
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Il Messaggero